Senza Tregua «La verità è sempre rivoluzionaria» Antonio Gramsci
da Redazione
Diverse agenzie internazionali stanno battendo la notizia dell’uccisione di un uomo al confine tra Corea del Nord e Corea del Sud. Ma non si tratta della solita storia denigratoria che siamo abituati a sentire nei confronti della Corea del Nord. In Italia ad annunciarla è stata l’Adnkronos. «Un uomo ha tentato di attraversare a nuoto il fiume Imjin, al confine tra le due Coree, dirigendosi verso il Nord. I soldati sudcoreani, dopo avergli ripetutamente intimato di fermarsi, hanno aperto il fuoco, uccidendolo. L’incidente, riporta la Bbc, e’ avvenuto intorno alle 14.23 ora locale (le 7.53 in Italia), in prossimita’ del confine occidentale a Paju, a nord di Seul. L’uomo e’ stato avvistato dalle guardie di confine sudcoreane che hanno sparato alcuni colpi di avvertimento, per costringerlo a fare ritorno verso il Sud. Come riferito dalle autorita’ di Seul all’agenzia Yonhap, l’uomo si e’ invece tuffato nelle acque del fiume e poco dopo e’ stato colpito a morte dai militari. I tentativi in pieno giorno di attraversamento del confine tra le due coree, uno dei piu’ militarizzati del mondo, sono estremamente rari.»
Probabilmente questa notizia non sarà sbattuta in faccia agli italiani nelle edizioni dei telegiornali, e comprendiamo l’imbarazzo dei media e dei governi occidentali. Pochi giorni fa fu battuta la notizia dell’uccisione dell’ex fidanzata di Kim Jong Un, nota cantante di un gruppo musicale nordcoreano. La notizia si rivelò falsa, alcuni giorni dopo il gruppo si esibì, compresa la resuscitata cantante, a Pyongyang. Alcuni giornali pubblicarono una breve smentita, scusandosi con i lettori per aver citato una notizia priva di fonti attendibili, senza tuttavia scagionare la Corea del Nord. Nessun telegiornale o giornale italiano si è degnato di pubblicare la smentita, dopo che la notizia era stata per giorni sbattuta nelle pagine esteri dei giornali e riportata con diversi servizi nei telegiornali a reti unificate.
Siamo proprio curiosi di sapere se la notizia della morte di un uomo, ucciso dai militari di frontiera della Corea del Sud, mentre cercava di attraversare il confine per dirigersi a nord, sarà degnata di qualche trafiletto sui giornali, o rimarrà anonima agenzia stampa per gli addetti ai lavori.
