di Massimo Zucchetti, pubblicato su “Il Manifesto” del 24/01/2014*
Questa mattina, poco dopo mezzogiorno, è stata innalzata la prima parabola del MUOS, il sistema bellico statunitense che servirà per la guerra totale automatizzata mediante droni ed elettronica, permettendo agli USA di colpire e portare morte e distruzione a loro piacimento senza neppure più rischiare qualche propria vita umana. Quelle altrui — ovviamente — non contano. Procedono a pieno ritmo i lavori per la costruzione del mega impianto di antenne satellitari all’interno della base Usa di Niscemi: ieri mattina c’è stato l’arrivo della grande gru, che oggi è servita per sollevare la prima parabola. Nei prossimi giorni le altre due. Poi le prove d’accensione. Poi l’uso. Era questo l’ultimo tassello, il resto del sistema è già pronto ed attende le parabole in Contrada Ulmo per andare a regime.
Questo evento ha una sua importanza simbolica, anche se era ampiamente atteso e non cambia nulla per quanto riguarda la lotta NOMUOS: il problema per gli americani, e per i loro servi che garantiscono l’ordine pubblico, sarà mantenerle accese. L’opposizione al MUOS continuerà con una incessante battaglia giudiziaria, supportata dai nostri dati tecnici, e dalla lotta nonviolenta ma ferma della popolazione. Fino a quando gli USA valuteranno che i costi per restare saranno più alti di quelli per andarsene. Un amico avvocato oggi ha commentato, davanti alla foto della prima parabola: “Costerà loro di più quando le dovranno smontare”. E’ questo il giusto spirito. Contrariamente ai nostri governanti grandi e piccini, ed ai loro servi, gli statunitensi non hanno in ballo la propria credibilità o la propria carriera politica, non devono a tutti i costi realizzare l’opera per soddisfare i propri clientes e i propri padroni: i padroni sono appunto loro.
La lotta NOMUOS è e deve essere diretta contro — appunto — il MUOS, che costruiscono e gestiranno gli USA. I vari manutengoli e servi sciocchi, più o meno ubbidienti o ambigui, nazionali e locali, non contano: sono solo cani da guardia, ma non hanno alcuna importanza reale. Su di loro, tuttavia, cadrà la responsabilità morale di tutte le vittime delle prossime guerre che il MUOS permetterà. Governanti nazionali, governanti locali, scienziati e tecnici al loro servizio, chiunque abbia permesso con l’azione o l’inazione quanto sta accadendo, avrà le mani sporche di sangue: su di loro cada il disprezzo e la maledizione di tutte le persone di pace.
* Zucchetti è attivista “No Muos” e Professore del Politecnico di Torino.