Da Telesur, traduzione per senzatregua a cura di Giulio Paparella
Raul Castro ha reso omaggio a Chavez nella caserma della Montagna
Il Presidente Cubano, Raul Castro, ha visitato nella mattinata di questo Mercoledì la Caserma della Montagna 4 Febbraio, nella parte occidentale di Caracas, per rendere omaggio al leader della Rivoluzione Bolivariana, Hugo Chavez, ad un anno dalla sua scomparsa fisica. Raul, accompagnato dal Ministro degli Esteri Cubano, Bruno Rodriguez, ha posto un fiore bianco sopra il monumento “fiore dei quattro elementi”, dove riposa il corpo del comandante rivoluzionario, e successivamente ha partecipato al cerimoniale militare che corrisponde al cambio della guarda degli effettivi che hanno in custodia questo spazio solenne. Si trovano in Venezuela per partecipare agli atti in omaggio al leader Socialista i presidenti di Bolivia, Evo Morales, e del Nicaragua, Daniel Ortega, proprio come il primo ministro del Suriname Desirè Bouterse, oltre ad altri rappresentanti delle delegazioni internazionali. Nella mattinata di questo Mercoledì verrà realizzata una parata civico-militare nel Paseo Monumental Los Proceres a Caracas, in omaggio al leader Bolivariano, mentre in serata ci sarà l’evento formale con la lettura dei messaggi da parte dei funzionari internazionali. Per concludere il programma temporale delle attività a Caracas, alle 9 di sera verrà trasmesso dai palinsesti di TeleSUR il documentario “Il Mio Amico Hugo”, realizzato dal regista Oliver Stone.
Maduro: «Hugo Chavez è stato il grande protettore del popolo»
“E’ stato il grande protettore del popolo, mai prima nella storia è esistito un leader che abbia amato con naturalezza e con autenticità questo popolo, che abbia amato gli umili e che abbia rispettato i poveri”, ha dichiarato il rpesidente del Venezuela Nicolas Maduro durante la parata civico-militare in onore di Hugo Chavez, commemorazione del primo anno del passaggio all’immortalità del Comandante Eterno. Ha aggiunto inoltre che “mai prima è esistito un rivendicatore che ha dato al popolo povero e lavoratore i propri diritti, che ha offerto l’educazione, la cultura, il lavoro, che ha restituito la dignità e la coscienza. “Hugo Chavez è passato alla storia come il redentore dei popoli del Venezuela e il redentore dei popoli d’America Latina. Il Cristo redentroe del XXI secolo come lo chiamano i popoli poveri del Sud”, ha enfatizzato. Allo stesso modo ha dichiarato che uno dei due mandati che ha ricevuto da Chavez è stato l’unione dei popoli dell’America Latina e dei Caraibi. “Se oggi possiamo parlare dell’esistenza dell’UNASUR, dell’ALBA, di PETROCARIBE è grazie all’ingegno, alla capacità di leadership e alla chiarezza storica del Comandate Hugo Chavez come leader dell’America Latina e del Caribe, leader amato dai popoli”.
Il presidente Venezuelano ha precisato “il mandato immortale” del leader Bolivariano e ha invitato il popolo a valorizzarlo quotidianamente. “Ogni uomo e donna del popolo deve dare valore ad un giorno nella maniera più sensibile per cui Hugo Chavez dava significato ad un giorno per la vita di questa Patria.” “Questo è il significato del suo mandato e questo è il compromesso che dobbiamo assumere collettivamente come popolo venezuelano perché la sua opera immortale continui avanti e diritta nelle mani del popolo”, ha aggiunto. Maduro ha ricordato che Chavez è stato “il creatore della nuova Forza Armata della nostra Patria, Huog Chavez ha rotto le dottrine con i vecchi concetti dell’Esercito di occupazione e ha fondato, grazie alla dottrina di Simon Bolivar, una nuova Forza Armata Nazionale Bolivarian”. Ha assicurato che questa “è una Forza Armata antimperialista, socialista e profondamente Chavista quando si definisce Bolivariana”.
Evo Morales: il miglior omaggio a Chavez è continuare la lotta antimperialista
Il presidente Boliviano ha ripetuto che non è stato facile superare la dipartita fisica del Comandante Chavez, però che la sua lotta per i popoli e per la sovranità della regione deve continuare affinché si raggiungano gli obbiettivi che il leader Bolivariano perseguiva e che hanno unito milioni di latinoamericani. Il presidente della Bolivia, Evo Morales, ha pronunciato un discorso questo Mercoledì, dalla Caserma della Montagna, nella parte occidentale della capitale Venezuelana, durante gli atti di omaggio al comandante Hugo Chavez, ad un anno dalla sua scomparsa. “Il nostro rispetto va a tutta la famiglia del fratello Hugo Chavez, ad una anno esatto tutti sentiamo la mancanza di Chavez; ad un anno tutti ricordano sicuramente la lotta di tutti i nostri processi indipendentisti; Chavez rimarrà dentro di noi avendo dato la sua vita per il Venezuela”, ha dichiarato Morales circa l’opera del leader rivoluzionario.
“I compiti che ci ha dato Chavez sono per tutti, il mandato che ci ha dato è indimenticabile, la sua opera durerà per sempre. Fa ancora male, tuttavia, in Bolivia offrire un minuto di silenzio in onore a Chavez durante una qualsiasi riunione”, ha spiegato il presidente Boliviano durante il suo intervento nella cerimonia di omaggio, realizzata nella parte occidentale di Caracas, nella popolare parrocchia 23 di Gennaio.
“Come fratello, un uomo realmente solidale; come politico, un grande nazionalista; come militare, un vero patriota. Il miglior omaggi ad un anno dalla sua scomparsa è l’unita e il non abbandonare mai la lotta antimperialista”, ha espresso Morales circa il suo rapporto con il presidente Venezuelano, con il quale mantenne una stretta relazione personale e politica. “Il suo simbolo ha segnato l’intenzione di tutti i governi progressisti di mantenere l’opera del Comandante Chavez nella regione: “Fintanto che esisteranno il capitalismo e l’imperialismo esisterà la lotta. Presidenti come Hugo Chavez incitano il popolo a lottare contro l’impero. Il migliore incitamento che ci ha lasciato è quello di non avere paura di queste potenze”.
Il presidente Boliviano ha inviato un messaggio di riflessione ai popoli dell’America Latina e dei Caraibi, citando uno dei grandi insegnamenti del leader supremo della Rivoluzione, “dobbiamo unirci perché uno dei grandi insegnamenti lasciatoci dal compagno Hugo Chavez è quello dell’integrazione dei nostri popoli, l’unione delle nostre nazioni. Per questa via continueremo per liberare i nostri popoli seguendo il cammino di Fidel e Chavez”, ha concluso Morales. Ha aggiunto che poiché il comandante rivoluzionario sarà immortale, il Sudamerica seguirà il suo mandato. “Sentiamo l’assenza del compagno Hugo Chavez, però termineremo di tracciare la lotta che ci ha lasciato”, e successivamente ha dichiarato che “dunque saremo tutti, e mai il popolo scorderà il legato di Hugo Chavez”. Ha ricordato che i popoli della regione devono lavorare insieme per mantenere gli standard economici in difesa di uno Stato degno come il sogno del leader Bolivariano.
Le FARC ricordano il contributo di Chavez nel processo di pace
Il capo della delegazione di pace; Ivan Marquez, ha dichiarato da L’Avana che “non cesseremo di ringraziare il suo enorme contributo, quello della Repubblica Bolivariana del Venezuela e del suo popolo alla ricerca di una soluzione pacifica al conflitto interno Colombiano”. Le dichiarazione sono giunte oggi da L’Avana, capitale di Cuba, dove si lavora per il Dialogo di Pace tra il gruppo insurrezionale e il Governo della Colombia. Marquez ha ricordato che Chavez “ha facilitato i primi contatti esplorativi” tra le parti per sviluppare il processo di pace che ebbe inizio alla fine del 2012. Allo stesso modo ha aggiunto che il comandante Chavez “ha sempre avuto e dichiarato fiducia nei delegati guerriglieri durante i suoi spostamenti”. In questo ordine di idee, ha dichiarato che “grazie alla fiducia” che ci ha offerto, “oggi siamo qui a Cuba, terra di Martì, Fidel e Raul, faro della dignità della nostra America, per costruire con il Governo della Colombia un accordo di pace”.
Il gruppo insurrezionale ha anche approvato circa l’opportunità di pronunciarsi contro “l’attacco violento dell’imperialismo e dell’oligarchia reazionaria che pretende di far tornare il paese allo status di colonia degli Stati Uniti”. In quest’ottica ha indicato che “non è la prima volta che l’impero ricorre ad operazioni dissimulate di destabilizzazione”. “E’ chiaro che la sua mano abbindolatrice dirige le azioni terroriste degli estremisti della destra fascista”, hanno denunciato le FARC in riferimento alle proteste della destra Venezuelana che hanno dato luogo a focolai di violenza nella nazione Sudamericana. Le FARC rendono omaggio al comandante Chavez dal Palazzo dei Congressi. In quel luogo hanno esposto uno striscione raffigurante l’immagine del leader Venezuelano. L’atto è continuato con la riproduzione di canzoni composte dai membri del gruppo insurrezionale: una sul tema di una lettera di Ivan Marquez, un’altra su una poesia scritta da Jesus Santrich.