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9-marzo-5

Francia, «una lotta che sarà storica»

Grandi mobilitazioni dei lavoratori e degli studenti si stanno sviluppando in Francia contro la riforma del lavoro del governo Hollande che comprende misure molto simili a quelle contenute nel Jobs Act del governo Renzi in Italia. Di seguito pubblichiamo un comunicato dei compagni francesi de La Reléve, sezione giovani del Partito Rivoluzionario – Comunisti. Traduzione a cura della comm. Internazionale del FGC

Ritiro incondizionato di questa legge della vergogna: tutti nell’Azione!

Valls-Khomry-Macron, tenetevi i vostri sporchi compromessi!

La manifestazione del 9 marzo 2016 è stata un successo: è un inizio più forte della prima mobilitazione contro il CPE (contratto di primo impiego, 3 milioni di persone in piazza N.d.T.) nel febbraio del 2006!

Hollande, Valls e i loro ministri devono implementare le misure che chiedono gli imprenditori che hanno bisogno di lavoratori poco costosi e schiavi a loro disposizione. Ma cominciano a temere una mobilitazione lunga che potrebbe far deragliare i loro piani. Malgrado tutto il loro disprezzo verso i giovani, questi politici di carriera hanno incontrato, senza esito, i dirigenti di 5 organizzazioni giovanili (UNEF, FAGE, UNL, FIDL, SGL) (sindacati studenteschi N.d.T) per tentare di trovare un compromesso sulla riforma del diritto di lavoro. A eccezione del FAGE gli altri quattro hanno richiesto il ritiro del progetto di legge!

Non c’è nessun compromesso da fare, nessuna negoziazione è possibile sull’impoverimento e il sovrasfruttamento dei lavoratori!

Nessuno può essere obbligato a lavorare di più e accettare dei salari sempre più bassi, a causa della competizione tra le persone in cerca di lavoro! Nessun lavoratore, giovane o più anziano, può essere vittima di licenziamenti abusivi! Con questa legge, i padroni e i loro «manager» delle risorse umane saranno liberi di licenziare «per proteggere la competitività dell’azienda».

Oggi, la maggior parte dei giovani si trova in situazioni penose o nel grande precariato. Quanti tra di noi hanno già susseguito vari CDD (contratti a tempo determinato, NdT) inutili per guadagnare qualche centinaia di euro per provare a vivere il meno precariamente possibile? Dei piccoli lavori che ci rovinano la salute e il morale e che non portano a nulla!

Quanti studenti devono lavorare per finanziare i loro studi e il loro quotidiano? Da quindici anni i diplomi si sono considerevolmente svalutati e le aziende ne approfittano per allungare i periodi di stage sottopagati e scoraggianti. Oggi i giovani studenti conoscono la sotto alimentazione, rinunciano a curarsi perché non ne hanno i mezzi!

La situazione dei lavoratori, degli apprendisti e dei disoccupati non è migliore. Conoscono una precarietà in aumento, dei bassi salari, e la RAS (aiuto persone senza diploma, NdT) non è una prospettiva di vita.

Vergogna a tutti questi servi del Capitale e ai loro complici che vendono la dignità dei lavoratori per assicurare la loro carriera politica e assicurare i propri privilegi.

Tutti i partiti politici, il Partito Socialista e i loro alleati, i centristi e i repubblicani (Sarkozy, NdT), il Front National e i loro dirigenti sostengono in un modo o nell’altro il sistema capitalista!

Il capitalismo sta vivendo una crisi generale da cui non potrà uscire. Questo sistema è alla sua fine e non è riformabile. Fa pesare la minaccia di una guerra generalizzata sul mondo.

Oggi i giovani non credono più a queste chiacchiere: i regali fiscali e la facilità di licenziamento non creeranno mai posti di lavoro.

In questa lotta che oppone i lavoratori ai grandi gruppi capitalisti e a quelli che li rappresentano abbiamo l’occasione di vincere una grande battaglia sociale. La mobilitazione prenderà un ampiezza mai vista da decenni perché i lavoratori malgrado tutte le divisioni sono coscienti che questa legge va contro i loro interessi. Nel nostro paese ogni volta che i giovani lavoratori, disoccupati, liceali e studenti prendono parte ai movimenti sociali, questo genera forti forze sociali che i dirigenti dello Stato hanno difficoltà a contenere.

Tutti i lavoratori e i loro vicini sono interessati!

Allora organizziamo delle Assemblee Generali per spiegare i pericoli di questo progetto di legge: votiamo per «lo sciopero degli studi»! Bisogna ampliare la mobilitazione e chiamare tutti i lavoratori che hanno un impiego, tutti i disoccupati e i pensionati che s’impoveriscono, a raggiungerci in questa lotta che si avvererà storica!

C’è la possibilità di fare l’esperienza della solidarietà di classe: quando lottiamo insieme diventiamo una forza capace di far ritirare i progetti dei grandi capitalisti! Bisogna vincere questa battaglia sociale per in seguito costruire un movimento che aprirà le porte a dei cambiamenti ancora più profondi, verso una società giusta: il socialismo!

Nulla potrà fermare i lavoratori uniti nella lotta!

Unisciti a La Relève (la leva) per costruire un organizzazione di giovani comunisti che lottano per sviluppare la coscienza rivoluzionaria.

La Relève

Sezione giovani del Partito Rivoluzionario – Comunisti

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