Dieci giorni fa, lo scorso 7 dicembre, avevamo raccontato quanto avvenuto alla plenaria della Consulta Provinciale degli Studenti di Frosinone. In quell’occasione il candidato alla carica di Presidente della Consulta sostenuto dal FGC era stato sconfitto per un solo voto dal candidato di Future Dem (organizzazione giovanile orbitante nell’area del Partito Democratico) sostenuto anche dal Blocco Studentesco, che in seguito all’accordo con i giovani renziani ha ottenuto cariche in giunta. Proprio i rappresentanti del FGC avevano denunciato la presenza di brogli elettorali dietro la vittoria del candidato di Future Dem, con almeno un individuo estraneo alla Consulta che avrebbe votato utilizzando il nome di un membro assente.
Qualche giorno fa ai rappresentanti degli studenti nella Consulta di Frosinone è stata recapitata la convocazione, da parte dell’Ufficio Scolastico, di una nuova plenaria nella giornata del 21 dicembre: all’ordine del giorno la «valutazione sulla regolarità delle operazioni di voto delle elezioni svolte nell’assemblea plenaria del 7/12/2016» e la «elezione degli organi della CPS». Contattato telefonicamente, il VII Ufficio Scolastico Regionale (responsabile della provincia di Frosinone) ha confermato la rilevazione delle irregolarità denunciate dai rappresentanti del FGC. Il giovane renziano eletto nella plenaria del 7 dicembre è inoltre decaduto dalla carica di rappresentante degli studenti presso la Consulta (e quindi anche da quella di Presidente), avendo cambiato istituto scolastico. La rilevazione dei brogli è tuttavia importante perché renderebbe invalide anche le elezioni per la giunta, che avevano visto i rappresentanti del Blocco Studentesco conquistare una carica grazie all’accordo con i giovani renziani, che non hanno presentato candidati.
«Speriamo che le nuove elezioni siano pulite ed esprimano realmente la volontà dei membri della consulta.» – così ha commentato Gianluca Evangelisti, candidato alla Presidenza della Consulta e responsabile locale del FGC – «Rispediamo al mittente le accuse di “non saper perdere” che abbiamo ricevuto dopo aver denunciato le irregolarità. Abbiamo visto come i giovani renziani siano disposti a tutto pur di non lasciare la gestione della Consulta a chi da anni si batte realmente per gli studenti. Vogliamo una Consulta che sia realmente il megafono degli studenti, non un parlamentino per giovani rampantini».
***Sul merito di quanto contenuto nell’articolo ci sono giunte successivamente le precisazioni del candidato Francesco Pompeo, che pubblichiamo per dare spazio di replica. Pompeo sostiene di essersi candidato «come indipendente alla Presidenza del suddetto organo» come ribadito nella stessa plenaria. Contesta il riferimento alla sua candidatura come “candidato di FutureDem” sostenendo che «l’associazione FutureDem non ha infatti avuto alcun ruolo nella mia candidatura, né – per quanto ne so – ha mai espresso candidature in seno ad alcun organo di rappresentanza studentesca. Inoltre, essendomi appunto candidato come indipendente, la mia elezione non è stata frutto di accordi con alcuna associazione studentesca. Non c’è e non c’è mai stata, dunque, alcuna intesa con il Blocco Studentesco, come da Voi ostinatamente sostenuto nei suddetti articoli. La mia candidatura è stata invece appoggiata da singoli componenti della Consulta Provinciale degli Studenti che si sono riconosciuti nel mio programma».