È iniziato oggi a Roma il 2° Congresso Nazionale del Partito Comunista (PC), che nel pomeriggio ha aperto al pubblico i lavori nella sala del centro congressi Frentani. Presenti le ambasciate di Cuba, Venezuela e Corea del Nord e le delegazioni del Partito Comunista di Grecia (KKE), del Partito Comunista Operaio Russo e del Partito Comunista di Albania. Al Congresso, che si è aperto con la commemorazione di Fidel Castro e la solidarietà alle vittime dei terremoti nel Centro Italia, non è mancato il sostegno internazionale, con numerosi messaggi da decine di partiti comunisti.
Fra i principali temi in discussione figurano il rilancio dell’attività del Partito nell’opposizione alle politiche dell’Unione Europea e del nuovo Governo, le questioni del lavoro e del sindacato, l’analisi degli sviluppi internazionali e, non ultimo, il lavoro del PC fra i giovani. Il Congresso, infatti, si tiene a poco più di un mese di distanza dal 2° Congresso del Fronte della Gioventù Comunista (FGC), che ha sancito un patto di unità d’azione con un Partito Comunista, che oggi ha ratificato a sua volta il proprio sostegno all’organizzazione giovanile.
«Cinque anni fa ci lanciammo nella costruzione di un’organizzazione giovanile comunista. Va riconosciuta la lungimiranza del Partito Comunista di averci sempre sostenuto fortemente nel rispetto della nostra autonomia, senza voler riproporre meccanicamente la pratiche opportuniste di concepire la giovanile come l’organizzazione degli iscritti giovani del partito» – ha detto nel suo intervento il segretario nazionale del FGC Lorenzo Lang – «La lungimiranza, di aver investito in un’organizzazione giovanile che oggi ha stabilito il suo legame con il Partito sulla base di una piena condivisione politica e ideologica. Siamo pronti a dare il nostro contributo alla Ricostruzione comunista in Italia, sviluppando a pieno il ruolo della Gioventù nei luoghi di studio e di lavoro»
Fra gli interventi delle delegazioni estere quello del Partito Comunista di Grecia (KKE): «è necessario costruire l’alleanza del movimento operaio con gli strati popolari, in contrapposizione con la logica di gestione, per cui si crede che un governo nell’ambito del capitalismo e dello stato borghese possa essere una via per il socialismo. Ne abbiamo la dimostrazione in Grecia con SYRIZA, un’esperienza simile a Cipro, in Portogallo e altri paesi, con governi che si definiscono di sinistra o vengono sostenuti da partiti comunisti, che in realtà attuano politiche di “salvataggio” del sistema capitalistico».
Significativo l’intervento di Antonio Ferrari, segretario Fmlu-CUB, sulla questione della costruzione del sindacato di classe: «Partito e sindacato di classe marciano insieme per abbattere il potere capitalistico, ciascuno con i propri compiti ed il proprio percorso stabile».
Ha concluso l’iniziativa pubblica il Segretario del Partito Comunista Marco Rizzo: «Non intendiamo il Partito Comunista e la sua pratica come una cosa in cui può convivere tutto e il contrario di tutto. Non si possono sventolare bandiere rosse e fare accordi col centro sinistra, o liste di “sinistra” rinunciando al proprio simbolo. Quella sinistra che è passata dalla falce e martello all’Arcobaleno, poi a Ingroia e a Tsipras, dovrebbe usare il suo vero simbolo, cioè la poltrona. Non può esistere un partito comunista che non sia costituito di lavoratori. Oggi si parla di Grillo, Salvini, Meloni come forze antisistema, ma la loro presunta forza di essere antisistema è solo fuffa per prendere qualche voto in più alle elezioni. I comunisti sono l’unica alternativa dinanzi all’attacco ai diritti sul lavoro, alla crisi immigrazione, all’imperialismo che genera guerra e terrorismo. Il capitalismo oggi può e deve essere abbattuto».