Lo scorso 11 aprile il Fronte degli Studenti serbo (Studentski Front) ha organizzato una grande manifestazione studentesca con lo slogan “gli studenti sostengono gli operai”, che ha visto la presenza di oltre 10.000 persone. È la prima volta che viene organizzata una protesta dagli studenti di Belgrado a favore degli operai. Nella fabbrica Goša un lavoratore si è tolto la vita a causa delle misere condizioni di vita in cui versava, mentre gli altri lavoratori hanno indetto uno sciopero generale protestando per le oltre 20 mensilità non pagate dall’azienda. Nella fabbrica Fori Tekstil il proprietario prevedeva che le lavoratrici lavorassero eccessivamente in cattive condizioni e soppratutto senza pagarle.
Le proteste, organizzate dal Fronte degli Studenti, hanno richiesto il pagamento dei salari arretrati ed il divieto del lavoro straordinario in eccesso. Il Fronte ha enfatizzato una ulteriore richiesta: il cambiamento della legge elettorale, poiché la legge attuale non permette ai lavoratori di lottare legittimamente e aspirare al governo per migliorare così il loro stato economico. Per potersi candidare alle elezioni è necessario disporre una cospicua somma di denaro che i lavoratori non riescono a permettersi.
Gli studenti si sono dapprima riuniti davanti al Governo della Repubblica di Serbia, dove ha parlato Milan Petković, primo segretario del Fronte degli Studenti. Il presidente del sindacato “Sloga” è intervenuto per conto dei lavoratori, essendo questi ultimi ed i membri del sindacato impossibilitati a parlare per paura delle repressioni che li avrebbero accolti sul lavoro se avessero preso apertamente posizione e agito contro i loro padroni. Ha parlato anche il Segretario Generale del Nuovo Partito Comunista di Jugoslavia (NKPJ), che vanta una lunga esperienza accumulata sul terreno della lotta per i diritti dei lavoratori.
Nel suo discorso, il giovane Milan Petković ha rilanciato le ragioni della protesta e annunciato la raccolta delle firme per la modifica della legge elettorale prevista per il giorno del Primo Maggio, in caso di mancata accettazione delle richieste della mobilitazione. I manifestanti, oltre 10.000 guidati dai militanti del Fronte degli Studenti, hanno quindi marciato per le strade di Belgrado. Una giornata importante per il la gioventù serba e per l’unità del movimento operaio e studentesco, che dimostra l’importanza per i comunisti del lavoro svolto a contatto con la massa, in cui esercitare pienamente il proprio ruolo di avanguardia.