Lo scorso 24 maggio si sono tenute in Grecia le elezioni universitarie per il rinnovo delle rappresentanze studentesche, che nelle università elleniche si tengono annualmente in un unico giorno per tutti gli atenei. Le università greche sono distinte in università “superiori”, corrispondenti alle “normali” università per come le intendiamo noi, indicate con la sigla AEI, e in Università “tecniche” (TEI), corrispondenti ai nostri Istituti Tecnici Superiori, istituti di formazione professionale terziaria che in Italia hanno per il momento una scarsa diffusione. A questi ultimi corrisponde, come si può immaginare, un’istruzione meno qualificata che si accompagna a una maggiore presenza di studenti provenienti dalle classi popolari.
I grafici riportati comparano i voti con quelli dello scorso anno. Le liste “Panspoudastiki K.S”, sostenute dalla Gioventù Comunista di Grecia (KNE) e dal Fronte di Lotta degli Studenti (MAS) confermano i comunisti come seconda forza nelle università, con il 20% nelle AEI, superati solo dalle liste legate a Nuova Democrazia (DAP), con un 41% in entrambe le tipologie di atenei. Al terzo posto nelle AEI le liste “PASP” dei giovani del PASOK, il “PD greco”, che conquista invece il secondo posto con il 26% nelle TEI, dove i comunisti mantengono comunque il 20,7% dei voti. Restano stazionarie le liste “BLOKO”, legate a Syriza, che restano all’1,05% nelle AEI e allo 0,7% nelle TEI. In calo o stazionarie anche le liste “AAS” legate a Unità Popolare, la scissione della sinistra di Syriza (7% nelle AEI e 1% nelle TEI) e quelle “EAAK”, legate ad ANTARSYA, con percentuali simili a quelle delle AAS.
«Sulla base dei risultati arrivati, Panspoudastiki K.S., sostenuta in tutto il paese dalla KNE, è la seconda forza militante nelle università a livello nazionale» – ha dichiarato Nikos Abatielos, segretario della KNE – «Sono stati migliaia i giovani ragazzi e ragazze che quest’anno hanno sostenuto le liste e vi hanno partecipato; in decine di collettivi, più che negli anni precedenti, siamo la prima forza. Questo accresce le responsabilità dei militanti e dei sostenitori della KNE nello sviluppo del movimento studentesco. Allo stesso tempo, sappiamo che esistono delle difficoltà, testimoniate dal basso tasso di partecipazione alle elezioni studentesche. Da domani continueranno i nostri sforzi per rafforzare il contrattacco contro il governo antipopolare della UE e del capitale, che attacca il diritto allo studio e la vita di migliaia di studenti. Per rafforzare ulteriormente il Fronte di Lotta degli Studenti (MAS) e le associazioni studentesche nella lotta al fianco del movimento operaio, per rafforzare l’opposizione a questo sistema e al potere degli sfruttatori. La battaglia sarà lunga ma i giovani hanno tutta una vita per vincere nella lotta al fianco del popolo. Il KKE e la KNE saranno in prima linea in questa lotta.»
Certo è che le elezioni universitarie del 24 maggio dimostrano una sostanziale tenuta della Gioventù Comunista di Grecia, che nonostante le difficoltà conferma la sua forza negli atenei greci e fra la gioventù. Un dato che stride con la visione di chi taccia i comunisti greci di essere “settari” e chiusi. Un’accusa ancor più infondata se pensiamo che arriva da forze politiche che nelle università, e ancor più negli istituti tecnici superiori, prendono percentuali irrisorie dimostrando uno scarso radicamento fra gli studenti e le nuove generazioni. Evidentemente il settarismo è ben altro e non c’entra nulla con la gioventù comunista greca e il KKE, che al contrario dimostrano ogni giorno che non esiste contraddizione fra una linea politica coerentemente comunista, e la propria vocazione di massa. Una lezione semplice, ma che tanti in Italia ancora faticano a comprendere, convinti che i comunisti debbano rinunciare alla propria identità e ai propri principi per tornare ad avere consenso fra le masse. I fatti, tuttavia, hanno la testa dura…