TOSCANA. Nelle ultime edizioni locali di alcuni quotidiani sono state denunciate le dure condizioni di lavoro di molti giovani , sopratutto nel settore del turismo e della ristorazione .
Accade ad esempio che in provincia di Massa una cuoca tuttofare riceva la bellezza di 3 euro l’ora , mentre il padrone la assicura per sole 4 ore giornaliere contro le dieci effettuate in realtà. Oppure che nella ricca Forte dei Marmi ( in provincia di Lucca ) un albergo di lusso paghi solo 500 euro ad un bagnino adibito alla sorveglianza in piscina, oltre che rifiutarsi di pagare le ore straordinarie. O ancora, che un bar faccia lavorare un ragazzo una decina di ore almeno al giorno, senza però retribuirlo per i due mesi che ha svolto nel locale.
Scendendo più a sud, a Livorno è balzata agli onori delle cronache la vicenda di 4 lavoratori licenziati dal Porca Vacca (addirittura tramite Whatsapp) perché non avevano accettato un contratto più svantaggioso. Ovviamente l’azienda non era nuova a episodi di sfruttamento , come straordinari non retribuiti o pernottamento non pagato per corsi fuori città, nonostante le proteste dei lavoratori. A Grosseto, un’impresa di pulizie aveva addirittura chiesto a una giovane coppia di pulire ben 14 appartamenti in 4 ore in un villaggio turistico , per soli 6,50€, senza coprire il costo della benzina .
Tutto questo avviene in un contesto di disoccupazione giovanile al 35%, nonostante il calo millantato dal Governo e dalla Regione, che oltre a essere insufficiente è dovuto comunque alle pessime condizioni di lavoro che consentono ai padroni un maggiore sfruttamento della manodopera, incentivando le assunzioni nel breve periodo. Si parla di giovani schizzinosi, scansafatiche e senza voglia di lavorare, ma la realtà in cui vive la nostra generazione è ben diversa, fatta di sfruttamento, ingiustizie e ricatti da parte dei padroni. Quando si parla dei risultati del Jobs Act, oltre a guardare i dati delle assunzioni (comunque non positivi su scala nazionale, anzi) bisognerebbe inserire anche tutto questo nell’equazione…