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Finale Coppa Libertadores, uno schiaffo ai tifosi

La finale della CONMEBOL Libertadores tra River Plate e Boca Juniors è stata finalmente disputata. Il risultato di 3-1 d.t.s. ha sancito la quarta vittoria del River Plate nella competizione. Leader assoluto è stato Juan Fernando Quintero che al minuto 109 ha, di fatto, consegnato la Coppa ai biancorossi. Dopo un’attesa estenuante per i tifosi delle due franchigie, l’atteso evento ha avuto luogo a Madrid, con centinaia di Paesi collegati ad assistere a quella che molti hanno definito la finale del secolo. La storia delle due squadre di Buenos Aires è conosciuta da tutti e la loro rivalità ha acceso per anni la curiosità degli spettatori di tutto il mondo.

Il rinvio, a causa degli scontri avvenuti nella capitale argentina, ha fatto sì che la partita fosse disputata in un Paese e in uno stadio (Santiago Bernabeu di Madrid) distanti migliaia di km. La CONMEBOL ha preso questa decisione che non è stata accettata da tutti. Il costo del biglietto, per il solo volo, si aggirava intorno al migliaio di euro, di sicuro una fortuna per il cda di Iberia, la compagnia aerea spagnola che detiene una sorta di monopolio sulle rotte verso i paesi latinoamericani. Per non parlare del costo del biglietto del Santiago Bernabeu che variava dai 347 euro per quelli di categoria 3 (ultima fascia verso l’alto delle curve) ai 350 per le curve, fino ai 683 per l’ultima fascia verso l’alto dei laterali. Ovviamente, il tifoso medio, quello proletario che ripone nel calcio una grande passione, uno svago, non ha potuto godere di questo spettacolo. Il calcio, come molti sport, nasce per questo.

Un caso simile era stato proposto da Tebas (Presidente della Liga Fútbol Profesional) il quale auspicava ad una sfida del campionato spagnolo negli USA. Era, perfino, stata decisa la sfida che doveva prevedere lo scontro tra Girona e FC Barcelona. Questo modello in stile NBA potrebbe presentarsi di nuovo e sconvolgere il mondo del calcio che conosciamo.

Ritorniamo però alla finalissima di due giorni fa. Lo spostamento della finalissima era incerto, visto che il Boca Juniors aveva minacciato di non giocare dopo gli scontri del 24 novembre presso il Monumental. Ma perché la gara è stata disputata? Di certo, gli introiti delle pay tv e quelli dei biglietti hanno fatto pendere il peso della bilancia da questa parte. Uno dei tanti a esprimere il dissenso verso questa decisione è stato Diego Armando Maradona che, giustamente, ha puntualizzato che questa sfida non era alla portata di tutti. Il calcio europeo, ormai da anni, ha iniziato un processo di “globalizzazione”. Gli introiti degli spettatori non bastano più, a volte sono più importanti il merchandising (magliette, gadget, bandiere ecc.) e la popolarità in altri Paesi.

Siamo abituati da anni a vedere le tournée estive delle big europee in giro per il mondo. È sotto gli occhi di tutti quale sia il ruolo del marketing in questo sport… ma quello del tifoso? Il ruolo del tifoso è calpestato, svilito e reso nullo dal potere del mercato. Ormai UEFA, FIFA (adesso anche la CONMEBOL) sono completamente asservite agli interessi economici dei top club e dei loro sponsor. L’ultimo baluardo di questo sport, agli albori popolare, è stato annientato.

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