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«Sosteniamo il PC, combattiamo la propaganda europeista». Dichiarazione di Lorenzo Lang a “Odigitis”

Dichiarazione di Lorenzo Lang (segretario nazionale del Fronte della Gioventù Comunista) per “Odigitis”, giornale della Gioventù Comunista di Grecia, distribuito in decine di migliaia di copie cartacee.

Siamo impegnati nel sostegno alla campagna politica del Partito Comunista in vista delle elezioni del Parlamento Europeo del 26 maggio. È un impegno importante, perché la propaganda europeista si rivolge in maniera molto pesante nei confronti della gioventù delle classi popolari. Questa campagna elettorale è un’occasione da non perdere per combattere questa propaganda, per svelare gli interessi che ci sono dietro a progetti come l’Erasmus, per spiegare che “libera circolazione delle persone” significa “libera circolazione della forza lavoro” più di “facilitazione per le nostre vacanze”. L’Ue consente strutturalmente ai grandi monopoli di tutto il continente di imporre leggi a loro favore. Così oggi gli orari di lavoro sono più lunghi, i salari più bassi, per i padroni è sempre più facile licenziare, mentre ai più giovani viene negata un’istruzione di qualità. La borghesia ci strappa il futuro nel tentativo di assicurarne uno al capitalismo che affronta una crisi irreversibile.

Di fronte a tutto questo a chiunque chieda perché nel 2019 un giovane debba votare comunista, possiamo rispondere con molta forza. All’interno dell’UE la gioventù proletaria ha già sperimentato negli ultimi anni cosa significa essere governati tanto da forze conservatrici, quanto da liberali, socialdemocratici e persino dalla cosiddetta sinistra radicale come successo in Grecia. Siamo una generazione cresciuta sotto i colpi delle misure antipopolari promosse dall’Unione Europea e messe in pratica da partiti borghesi di tutti gli orientamenti. Per un giovane proletario votare comunista non significa altro che votare per i propri interessi di classe. Votare per l’unico Partito che non vende facili illusioni, ma che gli offre una prospettiva storica attraverso la quale conquistare un futuro diverso da precarietà e sfruttamento.

Cos’altro dovrebbe fare un ragazzo delle classi popolari se non organizzarsi e lottare per conquistare un futuro diverso? Per noi l’impegno militante è questo. Un esercizio di liberazione collettiva contro un sistema che non potrà mai essere in grado di garantirci un futuro dignitoso. In quest’ottica coordiniamo i nostri sforzi nell’unica direzione possibile. Quella del socialismo, del potere dei lavoratori.

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