«La sospensione dell’attività didattica e la conseguente assenza di pianificazione per i programmi è fonte primaria di disagi per le scuole e le famiglie. Nonostante la necessità di un tale provvedimento, oggi possiamo affermare che per milioni di studenti il diritto allo studio non è garantito» – così si esprimono i presidenti di 11 consulte provinciali degli studenti italiane tra cui Torino, Bologna, Firenze e Venezia, in una lettera indirizzata al Ministro Azzolina con la richiesta di provvedimenti immediati per il sostegno del diritto allo studio e il blocco delle ore obbligatorie di alternanza scuola-lavoro.
«Le video-lezioni sono sicuramente uno strumento a disposizione importante che però nella sua implementazione rende palese un modello d’istruzione formato da scuole di “Serie A” e di “Serie B”, dopo anni di politiche di smantellamento della scuola pubblica. Inoltre la didattica a distanza non tiene conto che le connessioni internet e i supporti informatici variano per individuo e individuo e che di conseguenza non tutti gli studenti hanno accesso ai contenuti video in streaming. La chiusura delle scuole infatti pesa sulle famiglie e sugli studenti chiedendo l’utilizzo di supporti tecnologici e di connessione di rete che purtroppo non tutte le famiglie italiane oggi hanno. Chiediamo su questo misure immediate di finanziamento, nella forma di contributi diretti e non sgravi fiscali successivi: molte famiglie non possono permettersi di sostenere spese attendendo ipotetiche detrazioni»
Gli studenti chiedono quindi al Ministro interventi urgenti e la sospensione delle ore di alternanza obbligatorie al rientro a scuola, ricordando l’impatto dei tagli sulla scuola e sulle spese sociali come causa di questa situazione.