In questa fase di emergenza sanitaria ed economica sono tante le difficoltà che gli studenti universitari si trovano ad affrontare in tutto il Paese: dalla scarsa accessibilità dei corsi online alla mancanza di risorse per le tesi di laurea, fino all’impossibilità di sostenere i costi di affitti e rate universitarie. Mentre ancora una volta mancano misure reali per garantire il diritto allo studio da parte di atenei e Governo, in questi giorni emergono tutte le insufficienze del sistema universitario italiano, piegato dal modello dell’autonomia e da tagli miliardari dei fondi statali.
Allo stato attuale persino reperire il materiale di studio è difficile, senza la possibilità trovare libri usati, usufruire dei servizi bibliotecari o di condividere un testo con un compagno di corso. Contemporaneamente sono pochi i professori che mettono a disposizione degli studenti dispense complete e gratuite. Queste problematiche si sommano poi con quelle legate alle video-lezioni, che già escludono migliaia di studenti dalla possibilità di frequentare i corsi, da chi in famiglia ha un solo dispositivo da condividere a chi non dispone di una connessione sufficiente.
Una conseguenza dell’emergenza che gli studenti e le loro famiglie si troveranno a scontare economicamente nel prossimo futuro è legata alla possibilità di andare fuoricorso in questo periodo. Il rischio aumenta a causa di una didattica on-line insufficiente o delle condizioni in cui si sosterranno gli esami in queste sessioni. Un semestre poco proficuo sul piano dei CFU si trasforma facilmente in un ritardo nei tempi di conseguimento della laurea e quindi in ulteriori tasse e tempo perso. Lo stesso vale per chi, soprattutto in magistrale, si ritrovi bloccato nella stesura della tesi, specialmente se questa è sperimentale o se manca il materiale di ricerca necessario perché non reperibile in formato digitale.
La scarsità di posti letto negli studentati pubblici costringe ogni anno centinaia di migliaia di studenti e famiglie a sostenere costi esorbitanti per affittare una stanza. Al netto di ciò non possiamo ignorare la dimensione economica dell’emergenza attuale, segnata da licenziamenti, riduzione degli stipendi e contratti a tempo determinato che non vengono rinnovati. Inoltre è chiaro che le migliaia di giovani che lavorano a nero per pagarsi gli studi si trovano in una situazione ancora più grave, non potendo accedere ad alcuna forma di sussidio. Questa situazione, che già sta mettendo in grave difficoltà i ceti popolari del paese, è aggravata dai costi degli affitti, che restano invariati nonostante siano pochi gli studenti rimasti nella città dove studiano. Per questo è necessaria la sospensione delle rate d’affitto fino alla fine dell’emergenza, con copertura statale del canone ove questo rappresenti una fonte di reddito essenziale per il proprietario.
Un discorso analogo può essere fatto per le tasse universitarie, in particolare per la rata primaverile. Molti atenei hanno avuto almeno la decenza di posticiparle, ma in assenza di indicazioni ministeriali l’adozione di questi provvedimenti resta puramente discrezionale, rimessa all’autonomia delle singole università. Ora però c’è bisogno di tener conto di tutte le problematiche economiche e sollevare le famiglie da questa spesa (già normalmente inaccettabile per un’università pubblica). Ogni anno si mettono a disposizione degli atenei circa sette miliardi di euro, una cifra imbarazzante se comparata con le spese militari, e le rette costituiscono un’altra entrata che si aggira intorno ai due miliardi annui. Servirebbe probabilmente meno di un miliardo per coprire interamente questa rata, sollevando le famiglie da una spesa di qualche centinaio di euro che in questo momento non sono cosa da poco.
Le problematiche sollevate dall’emergenza per migliaia di studenti richiedono interventi immediati di cui finora non c’è traccia. Di certo non basta qualche lezione online per garantire il diritto allo studio in una fase emergenziale di proporzioni inedite. Nonostante la quarantena e le misure restrittive gli studenti non rinunciano a fare sentire la loro voce, con i mezzi che hanno a disposizione. Le raccolte firme andranno avanti nei prossimi giorni e settimane in tutta Italia e le sottoscrizioni online saranno recapitate ai rettorati delle università.
Di seguito riportiamo i link delle petizioni in corso in oltre 40 università italiane (in aggiornamento):
Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: https://forms.gle/3CTfTUTE2vJaVVct5
Politecnico di Bari: https://forms.gle/vkXUDyT29sR2CZxr8
Politecnico di Milano: https://forms.gle/HX7cyN78LyMMyUVy9
Politecnico di Torino: https://forms.gle/Gi2XRggdLzKkV2hSA
Sapienza Università di Roma: https://forms.gle/JWngMt6GDZxfkptJ8
Università “Ca’ Foscari” – Venezia: https://forms.gle/A4mnyXs6hZc2Whr76
Università “Magna Graecia” (Catanzaro): https://forms.gle/YgCL4E6iYoErnfAj6
Università degli Studi “Roma Tre”: https://forms.gle/CuXvoYQxZnah4JYW9
Università degli Studi “Tor Vergata”: https://forms.gle/hweeoqnm4Ke9mJnW8
Università degli Studi dell’Aquila: https://forms.gle/Tv3rtBjnvAuwGCRH8
Università degli Studi della Basilicata: https://forms.gle/KJr8pcuyDi3HDBZTA
Università degli Studi di Ancona: https://forms.gle/WPDeFSyxuBLQssaz9
Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”: https://forms.gle/iYWkFP4etsrepLmb9
Università degli Studi di Cagliari: https://forms.gle/Qx5APCdVGxgMGHjc9
Università degli Studi di Catania: https://forms.gle/qDviKwMAeY2LFmeN8
Università degli Studi di Firenze: https://forms.gle/wBvZz7t44iAbo5Df8
Università degli Studi di Foggia: https://forms.gle/htzTVp1NJhUBBGtD8
Università degli Studi di Genova: https://forms.gle/yXPE5iHsfVz1L1uM6
Università degli Studi di Macerata: https://forms.gle/9voEtY47CzwFBaPy6
Università degli Studi di Milano – Bicocca: https://forms.gle/QvRfQePxEN5TdSws9
Università degli Studi di Milano: https://forms.gle/5UrSR9QX8KWz44TQ8
Università degli Studi di Napoli Federico II: https://forms.gle/iuNZAKSKZHHao81a9
Università degli Studi di Napoli L’Orientale: https://forms.gle/U5DP69e18Yf5Jin57
Università degli Studi di Napoli Parthenope: https://forms.gle/9dc3Abek3mafehd37
Università degli Studi di Padova: https://forms.gle/rEGvbuMWpXeTHiyb8
Università degli Studi di Palermo: https://forms.gle/WtMfkzW7nQ5eYV3w6
Università degli Studi di Parma: https://forms.gle/ji7ZJuJyVyqsfQCg9
Università degli Studi di Pavia: https://forms.gle/5fhFRJC4Yaccm1k88
Università degli Studi di Perugia: https://forms.gle/5nx8yPvQgRAQ7Yqi9
Università degli Studi di Pisa: https://forms.gle/XGvZL2H81ehxs8GNA
Università degli Studi di Salerno: https://forms.gle/zunyR55azMofz9Gs9
Università degli Studi di Siena: https://forms.gle/SaJor9vhehzEfCEi9
Università degli Studi di Teramo: https://forms.gle/cVNqwNGipht2Rvj66
Università degli Studi di Torino: https://forms.gle/FDi64MMBzhr53LX78
Università degli Studi di Trento: https://forms.gle/KEW33VQx5vZib7iDA
Università degli Studi di Trieste: https://forms.gle/CyXzvdBcn8JG5bYR9
Università degli Studi della Tuscia (Viterbo): https://forms.gle/iFVZwaGFJSoEoYss7
Università degli Studi di Udine: https://forms.gle/73iZyziQzxrUkZQ7A
Università degli Studi di Venezia: https://forms.gle/A4mnyXs6hZc2Whr76
Università degli Studi di Verona: https://forms.gle/PFLGPgpNgQG6naYX9
Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria: https://forms.gle/XprfFmkerZroi4bS7
Università del Salento (Lecce): https://forms.gle/7rwNnWvvqb8VPi9SA
Università della Calabria: https://forms.gle/Z5wGPnEbZtvGo7fx7
Università di Modena e Reggio Emilia: https://forms.gle/ZSc3ABZv3zuExB1j6