Afghanistan, la storia scomoda non raccontata a scuola. Cosa c’era prima del fondamentalismo islamico e dei talebani? 41 anni fa si chiamava “Repubblica Democratica dell’Afghanistan”, ed era governata dal Partito Democratico del Popolo Afghano andato al potere un anno prima, nella “Rivoluzione di Saur” che aveva rovesciato il vecchio regime. Il nuovo governo laico e socialista promosse campagne per la modernizzazione del paese, per l’alfabetizzazione di massa, per l’emancipazione delle donne.
Il 24 dicembre 1979 l’Unione Sovietica intervenne in soccorso alla Repubblica Democratica, aggredita dai “mujaheddin” sostenuti dagli Stati Uniti e dai loro alleati. “Meglio i jihadisti dei comunisti” è il pensiero che guida gli USA, che non si fanno scrupoli nel sostenere i fondamentalisti. Bin Laden, futuro leader di Al-Qaeda, veniva celebrato come un “combattente per la libertà” dai giornali nordamericani, mentre oggi l’intervento sovietico, richiesto dal governo afghano, è descritto sui libri di storia come una invasione, come una guerra “contro” l’Afghanistan.
Negli anni ’90 sono arrivati i talebani. Oggi è un paese occupato militarmente dagli Stati Uniti e dalla NATO, che produce il 90% dell’eroina smerciata su scala globale. Una storia che tutti dovrebbero conoscere, perché mostra come i piani imperialisti possano trascinare i popoli nel baratro della guerra, dell’oscurantismo e della miseria, per i profitti di pochissimi.
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