Il 29 dicembre 1890 l’esercito degli Stati Uniti massacrò più di 300 nativi americani, catturati nei giorni precedenti mentre viaggiavano in cerca di rifugio. I responsabili ricevettero medaglie al valore, i morti furono gettati in fosse comuni o lasciati nella neve. Sulle targhe commemorative presenti oggi sul posto, la parola “massacro” è stata aggiunta successivamente, coprendo la parola “battaglia”, vera e propria falsificazione storica figlia del tentativo di nobilitare l’infamia e la vergogna.
130 anni dal massacro di Wounded Knee
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