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Napoli, protesta al Liceo Vico contro le sospensioni per l’occupazione

Napoli (NA). “Giustizia per Beatrice, Luca e Gabriele” recita così uno dei cartelli degli studenti del Liceo Gian Battista Vico oggi in presidio per esprimere la loro solidarietà e il loro dissenso nei confronti delle minacce di bocciatura mosse dalla dirigenza scolastica ai loro compagni, colpevoli di aver occupato la scuola lo scorso 27 gennaio e già puniti con un sei in condotta. Numerosi gli studenti accorsi da altre scuole per portare il loro sostegno, presenti anche lavoratori e lavoratrici dell’Assemblea dei Lavoratori combattivi.

I tre sono stati convocati oggi ad un consiglio d’istituto straordinario per rispondere alle accuse di ingresso con effrazione o scasso nell’edificio, interruzione o impedimento dell’attività didattica, impedimento dell’ingresso di personale scolastico e di altri studenti, e danni che avrebbero causato situazioni di pericolo per le persone. Attraverso una votazione si deciderà se assegnare ai ragazzi la piena sospensione con conseguente bocciatura o una riduzione della punizione.

Nel comunicato pubblicato pochi giorni fa dal collettivo Vico viene dimostrata con chiarezza l’infondatezza di ciascuna accusa mostrando a tutti il pieno carattere repressivo della scuola di classe. Laddove cresce il dissenso, cresce la repressione che vuole farlo tacere, così scrivevamo pochi giorni fa in uno dei nostri articoli precedenti.

Dopo una chiusura delle scuole in Campania durata più di 100 giorni, durante i quali nulla è stato fatto per garantirne un rientro in sicurezza, gran parte degli studenti ha iniziato a mobilitarsi durante tutto il mese di gennaio scollegandosi dai computer e scendendo in piazza sotto le sedi dell’ufficio scolastico e della regione. È chiara ormai la volontà di reprimere le studentesse e gli studenti che lottano per conquistare una scuola più sicura e difendere il proprio diritto allo studio.

A Beatrice, Gabriele e Luca vanno tutto il nostro sostegno.

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