Il 12 maggio 1977 durante una manifestazione a Roma veniva uccisa a colpi di pistola Giorgiana Masi, giovane studentessa di 18 anni. Il ministro dell’interno di allora Francesco Cossiga parlò subito di “fuoco amico”, addossando la colpa ai manifestanti. Fu chiara fin da subito, come poi confermarono alcune immagini fotografiche, la responsabilità da parte degli agenti di polizia infiltrati che aprirono il fuoco ad altezza d’uomo colpendo a morte Giorgiana. La giustizia borghese non ha mai fatto il suo corso, lasciando ancora oggi impuniti gli assassini e i responsabili di quella morte. Non dimentichiamo.
Commenti Facebook