Tre giorni fa una serie di tornado ha sconvolto il Sud e il Midwest degli Stati Uniti. Diversi gli Stati coinvolti: Arkansas, Illinois, Kentucky, Mississippi, Missouri, e Tennessee. Le vittime accertate sarebbero attualmente 94 ma come indicano le autorità statali e federali i numeri potrebbero aumentare.
Tra i morti, un numero significativo è rappresentato da persone decedute mentre lavoravano. Otto operai sono morti nella Mayfield Consumer Products (Mayfield, Kentucky), azienda produttrice di candele. La fabbrica è stata rasa al suolo, come praticamente tutta la città. A Edwardsville, in Illinois, un tornado ha fatto crollare il tetto dello stabilimento Amazon: sei sono i lavoratori morti, mentre altri cento sono rimasti intrappolati tra le macerie. In entrambi i casi, le aziende hanno arbitrariamente trascurato l’allerta tornado per non fermare la produzione nel periodo natalizio.
La Federazione Sindacale Mondiale (WFTU-FSM), coordinamento internazionale dei sindacati di classe, ha espresso solidarietà alle vittime e ai loro familiari e amici, mettendo nero su bianco le responsabilità padronali di queste morti: «Nel 21° secolo, dove i progressi della scienza e della tecnologia sono enormi, gli eventi meteorologici estremi possono essere sia previsti che affrontati con l’infrastruttura appropriata e con case e luoghi di lavoro sicuri».
Quanto successo negli Stati Uniti ci ricorda ancora una volta tutta la brutalità del sistema capitalistico. Le due vicende riportate rappresentano solo gli esempi più drammatici di quanto è successo, con molte aziende che hanno deliberatamente trascurato l’allerta tornado. Il profitto privato è stato ancora una volta anteposto alla sicurezza e alla salute di chi lavora. Non chiamiamoli «incidenti», non chiamiamole «morti sul lavoro» né tantomeno «morti bianche». Questi sono omicidi le cui responsabilità vanno tutte ricondotte a chi ha messo i lavoratori nelle condizioni di lavorare nonostante non fossero in una situazione di sicurezza: i padroni.