È iniziato il 18 novembre degli studenti. Cortei sono stati organizzati in più di 20 città in tutta Italia, dimostrando la grande risposta di migliaia di studenti e studentesse all’appello per una mobilitazione studentesca nazionale. Al centro della protesta la retorica del falso “merito” rilanciata dal neo Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara (co-autore della riforma Gelmini), i costi dell’istruzione ormai inaccessibili, la contrarietà alla guerra imperialista, la lotta per l’abolizione dell’alternanza scuola-lavoro, che da gennaio 2022 ha già causato la morte di tre studenti.
Nella prima prova di piazza dall’insediamento del nuovo esecutivo di destra, il movimento studentesco lancia un messaggio chiaro che traccia la strada delle lotte dei prossimi mesi all’interni di istituti tecnici, professionali e licei: l’opposizione a uno dei governi più a destra della storia repubblicana e l’opposizione a un modello d’istruzione plasmato, seguendo le direttive dell’UE, per tutelare gli interessi di banche e imprese. Lo slogan della mobilitazione parla chiaro: NO AL GOVERNO MELONI, NO ALLA SCUOLA DEI PADRONI.