di Aleandro Orsimari Il 16 Settembre 1973, tra le torture inflitte dagli uomini di Pinochet, si spegneva Victor Jara, artista e militante del Partito Comunista Cileno. Arrestato nei momenti immediatamente successivi il colpo di stato con cui Pinochet soffocò nel sangue il governo presieduto da Salvador Allende, Jara fu condotto assieme a migliaia di altri studenti e lavoratori allo Stadio Nazionale di Santiago del Cile, trasformato in un vero e proprio campo di concentramento per oppositori politici o presunti tali. Il suo cadavere, ritrovato giorni dopo in mezzo a decine di altri uccisi dai funzionari del nuovo regime, viene descritto …
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