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«Turni da 12 ore e nessun distanziamento, siamo ancora nel ricatto tra lavoro e salute». Intervista a operaio ex-ILVA di Taranto

L’emergenza sanitaria di questi giorni sta facendo emergere una realtà ben definita sui luoghi di lavoro. In moltissime situazioni i diritti dei lavoratori vengono infatti sistematicamente trascurati. Spesso non vi è alcuna garanzia delle misure sanitarie che dovrebbero tutelare la salute di migliaia di persone impegnate a lavorare.  Abbiamo intervistato un operaio dell’ex Ilva di Taranto, oggi Mittal. È emersa una realtà sconcertante, inumana e non dignitosa, che tocca i lavoratori dell’industria siderurgica di Taranto. A rispondere alle nostre domande è Giorgio (nome di fantasia), un operaio di 44 anni addetto alla manutenzione degli impianti, che assume in forma anonima …

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Parte la campagna #EmergenzaUniversità. Petizioni online in più di 40 atenei per garantire i diritti degli studenti.

In questa fase di emergenza sanitaria ed economica sono tante le difficoltà che gli studenti universitari si trovano ad affrontare in tutto il Paese: dalla scarsa accessibilità dei corsi online alla mancanza di risorse per le tesi di laurea, fino all’impossibilità di sostenere i costi di affitti e rate universitarie. Mentre ancora una volta  mancano misure reali per garantire il diritto allo studio da parte di atenei e Governo, in questi giorni emergono tutte le insufficienze del sistema universitario italiano, piegato dal modello dell’autonomia e da tagli miliardari dei fondi statali. Allo stato attuale persino reperire il materiale di studio …

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Smart working: come cambierà il lavoro dopo l’emergenza?

di Alessio Angelucci Nelle ultime settimane in Italia l’emergenza COVID 19 ha portato all’ordine del giorno decine di questioni, tra queste si è imposta nella vita di milioni di italiani quella dello smart working. Da molti viene presentato come il lavoro del futuro, per altri è semplicemente una soluzione temporanea per evitare i contagi, per altri ancora una condizione lavorativa difficile da sostenere a causa degli innumerevoli problemi che porta con sé. Una cosa è però interessante: questo mutamento nel sistema dei rapporti di lavoro non sarà temporaneo e relegato all’emergenza di questi mesi, di conseguenza siamo chiamati a una …

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La drammatica condizione dei braccianti in Calabria

di Antonio Viteritti In questi giorni difficili per il nostro Paese con grandi sacrifici sono stati garantiti i generi alimentari nei supermercati, ma in che condizione vivono coloro che lavorano nei campi? È risaputo che la maggior parte della manodopera nei campi italiani è composta da immigrati sfruttati, senza contratti e, spesso, senza permesso di soggiorno. In situazioni normali, il diritto alle cure dovrebbe essere garantito anche agli immigrati senza permesso di soggiorno, ma in una circostanza grave come questa, in cui le crepe di un sistema sanitario nazionale sottoposto da decenni a continui tagli stanno emergendo in maniera sempre …

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«Ancora oggi si lavora in postazioni condivise». La denuncia da un call center di Cagliari

Continuano, in tutta Italia, le segnalazioni dai luoghi di lavoro di situazioni anomale e precarie per la sicurezza dei lavoratori. Nonostante le restrizioni emerge che ancora molte aziende non attuano quelle che dovrebbero essere le procedure e i protocollo di sicurezza in ambito lavorativo necessari per contenere la sicurezza dei loro dipendenti. Persino regole banali e di buon senso come le dovute distanze di sicurezza sembrano non avere vera importanza per molte aziende rimaste aperte e che sorvolano su questo, limitandosi ad affiggere su porte e muri quelle che sembrano disposizioni in merito, ma in realtà sono tutt’altro. I divieti …

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«Tornare alla normalità? Con turni di 10 ore era la normalità il problema». Intervista ad un giovane operaio

Senza Tregua continua a raccogliere informazioni ed interviste provenienti dal mondo del lavoro giovanile. Abbiamo intervistato un giovane operaio, Antonio, che lavora alla galvanica, nel settore chimico-industriale, in una azienda che ha continuato la produzione ininterrotta fino al decreto che ha bloccato, almeno in teoria, le attività non essenziali. Com’era la situazione prima dell’attuazione del DPCM dell’11 Marzo? Cosa è cambiato dopo? Si è dovuto attendere l’attuazione del decreto per rendersi conto che in una situazione di emergenza sanitaria non era la cosa migliore tenere 210 persone stipate in dei capannoni. Poco è cambiato, tuttavia, anche dopo l’attuazione del decreto. …

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«Chi è ancora al lavoro è senza protezioni, noi senza garanzie e tutele». Intervista a un’operatrice museale precaria

Abbiamo intervistato Fabiana (nome fittizio), 20 anni, studentessa e lavoratrice precaria come operatrice museale in una società esternalizzata del Comune di Roma che gestisce le mansioni di assistenza di sala e di accoglienza dei visitatori dei musei di Roma nei casi di assenza dei dipendenti della municipalizzata Zetema, principale gestore del servizio. Una testimonianza tristemente significativa di una situazione di grande precarietà, purtroppo diffusa specialmente tra la gioventù ma non solo, che l’attuale emergenza economica e l’inconsistenza delle misure prese finora non fa che aggravare ancora di più. Fabiana, ci puoi raccontare brevemente in cosa consistono le tue mansioni? Prima …

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«Grazie allo sciopero la fabbrica ha chiuso». Il racconto di un operaio Sevel

Abbiamo intervistato un giovane operaio 21enne della Sevel, società automobilistica nata come joint venture tra FCA e la francese PSA, con sede ad Atessa, nella provincia di Chieti in Abruzzo. Una testimonianza importante da un’azienda in cui grazie allo sciopero gli operai hanno imposto la chiusura ai vertici aziendali, per tutelare la salute dal rischio di contagio. Di seguito l’intervista.  — Quanto tempo è passato dal decreto dell’11 marzo all’adozione di misure di sicurezza? Dal decreto del 11 marzo alla sua adozione è passata circa una settimana, durante la quale abbiamo lavorato un paio di giorni senza alcun tipo di …

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Il Governo prende in giro gli studenti: briciole per il diritto allo studio

di Simon Vial* Il Governo ha stanziato con il decreto “Cura Italia” 70 milioni di euro per l’acquisto di computer o cosiddetti “device” per gli studenti che non hanno accesso alle videolezioni, al fine di garantire il diritto allo studio. Il Ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha perfino lanciato l’hashtag #LaScuolaNonSiFerma per dare un messaggio al Paese e agli studenti: tutto funziona, ora anche chi non aveva accesso alla didattica a distanza può seguire le lezioni. Secondo il Ministero le piattaforme digitali funzionano così bene che in una recente nota hanno invitato gli insegnanti a procedere con le valutazioni online. Ma …

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La “leale opposizione” della destra italiana

di Gabriele Giacomelli È durato circa tre ore l’incontro del 1° aprile tra il presidente del consiglio Giuseppe Conte e i leaders dell’opposizione di destra: presenti Matteo Salvini per la Lega, Giorgia Meloni per Fratelli d’Italia e Antonio Tajani in rappresentanza di Forza Italia (Berlusconi sta trascorrendo la sua quarantena nella sua villa in Provenza). Sul tavolo sono state presentate le proposte economiche delle tre forze politiche per fronteggiare la crisi del paese determinata dall’emergenza Covid-19. È  sotto gli occhi di tutti che l’emergenza sanitaria, oltre al drammatico conto quotidiano delle centinaia di morti a cui siamo tristemente abituati, sta …

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