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I presidenti di Consulta: “Risposte insufficienti da parte del ministro”

di Pietro Mazzucco* Lo scorso 16 marzo i presidenti di diverse Consulte studentesche da tutta Italia hanno mandato una lettera al ministro dell’Istruzione Azzolina nella quale si riportano le istanze degli studenti emerse dalla discussione nelle Consulte fin dai primi giorni dell’emergenza. Anche se ai rappresentanti degli studenti al momento non è arrivata alcuna risposta formale si può dire che qualcosa si è mosso: negli ultimi giorni il ministro ha rilasciato diverse dichiarazioni nelle quali ha tentato di mostrare una certa apertura. Apertura, vaga e solo di facciata, che inoltre sembra esserci solo in materia di didattica. Sul tema più …

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«Noi non possiamo proteggerci». Intervista a Marcello Sergio, Vigile del Fuoco e sindacalista

Senza Tregua ha intervistato Marcello Sergio, vigile del fuoco a Roma e RSU per l’Unione Sindacale di Base (USB). Nelle ultime settimane Marcello è stato il più attivo sostenitore della campagna “Noi non possiamo proteggerci” lanciata dai lavoratori Vigili del Fuoco per denunciare le condizioni lavorative e di sicurezza in cui versa oggi la loro categoria.   Ciao Marcello. Le condizioni di lavoro quotidiane dei Vigili del Fuoco, è ormai noto, versano in condizioni critiche anche in periodi di “normalità” per il Paese. Come sta influendo questo periodo straordinario di emergenza nel lavoro di un vigile del fuoco? Nel lavoro …

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«Turni da 10 ore e nessuna sicurezza». Il racconto di un corriere in appalto per Amazon

Dallo scorso 10 marzo le misure per evitare il propagarsi del covid_19 sono diventate ancora più strette e ferree, sono state chiuse scuole di ogni grado, musei, ristoranti, pub, è stato incentivato lo smart working e sono stati chiusi tutti i servizi ritenuti non essenziali. Però come abbiamo già osservato con precedenti articoli il concetto di “servizio essenziale” sembra mutare significato quando si va a scontrare con gli interessi di grandi aziende, e così vediamo che call center dove non vengono rispettate le misure di sicurezza sono rimasti aperti e nelle strade ogni via vai sembra cessato, tranne quello dei …

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«Senza lo sciopero non ci avrebbero mai dato le protezioni». Intervista a Edoardo, sindacalista e portalettere

Edoardo, in molti settori produttivi si sta verificando un’accesa ondata di scioperi spontanei e di richiesta di condizioni di sicurezza sul luogo di lavoro. Da dove nasce la vostra protesta di lavoratori delle Poste? Anche se l’elemento che più ha portato alla mobilitazione può essere quello del disagio e della paura per la mancanza di dispositivi di sicurezza, comunque è un dato importante lo sviluppo di queste mobilitazioni nel nostro settore. Succede in varie città, in particolar modo a Torino, ma in modo ancor più determinato e continuativo a Viterbo: qui da lunedì hanno concluso la mobilitazione ieri, dopo tre …

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«I miei colleghi in hotel tutti licenziati». Chi sta pagando davvero l’emergenza?

“Il modello Firenze funziona e deve essere d’esempio per tante altre città!” Parole ripetute in continuazione dal sindaco Nardella sull’ottima funzionalità del capoluogo toscano, ma che trovano molteplici contraddizioni, soprattutto in un periodo di emergenza come quello vissuto in questo momento. Una città che basa la maggior parte, per non dire la totalità del proprio bilancio sul turismo, una città che negli anni è sempre più diventata una vetrina per magnati che volevano costruire il nuovo hotel di lusso, una città svuotata di cittadini e di abitanti, costretti a spostarsi in periferia in un momento come questo, crolla a picco, …

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«Teoricamente dovrei fare 40 ore, in pratica non c’è più un monte ore». La distribuzione alimentare nell’Italia in quarantena

Continuiamo con le testimonianze dei lavoratori ai tempi dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19, riportando stavolta quelle di giovani operatori nel settore della distribuzione alimentare. Mentre si blocca gran parte del Paese, in tanti sono ancora obbligati a lavorare. La distribuzione alimentare rientra chiaramente tra i servizi essenziali, a differenza di altri settori in cui i padroni si ostinano a voler continuare con la produzione nonostante sia necessario solo per il loro profitto – e per nessun’altra ragione. Questo non significa però che nella distribuzione alimentare l’emergenza coronavirus non stia comportando un incremento dello sfruttamento dei lavoratori. Avviene anzi proprio questo, …

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Cronaca della repressione nelle scuole di Pisa

di  Tommaso Morachioli* Nel mese di gennaio a Pisa è iniziata una mobilitazione generale degli studenti che, in pochi giorni, ha portato all’occupazione di pressoché tutti gli istituti superiori della città. La protesta rivendicava principalmente investimenti immediati per l’edilizia scolastica, per far fronte all’emergenza di edifici pericolanti che mettono a rischio la sicurezza collettiva, e ha denunciato il modello attuale d’istruzione, l’assenza di spazi e momenti di assemblea e l’alternanza scuola-lavoro che mette al centro i profitti delle aziende lasciando gli stagisti senza diritti né tutele. A seguito di una settimana di occupazioni i presidi hanno deciso di sanzionare duramente …

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Amazon Crime: fatturati in aumento, ma lavoratori senza guanti e mascherine

Mentre le grandi multinazionali dell’e-commerce incrementano i loro fatturati per via della chiusura di esercizi commerciali e negozi sul territorio nazionale, le condizioni di sicurezza negli stabilimenti sono colpevolmente ignorate. Nel sito Amazon di Passo Corese (RI) i lavoratori sono in stato di agitazione: dopo due settimane dall’inizio dell’emergenza sanitaria mancano mascherine e guanti di protezione. Massimo Pedretti, sindacalista, ha seguito direttamente in questi giorni i lavoratori dei siti Amazon in protesta, rilasciandoci questa intervista sulla situazione e le prospettive per i lavoratori. I lavoratori Amazon di Passo Corese sono in agitazione per la mancanza di sicurezza. Qual è la …

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In fabbrica a 19 anni: «noi metalmeccanici trattati come animali»

Marco – nome di fantasia – è un operaio metalmeccanico di 19 anni con un contratto a tempo determinato di sei mesi, ottenuto tramite un’agenzia interinale (a cui deve versare una parte dello stipendio) e non rinnovabile. Lavora in una fabbrica a Campi Bisenzio, sei anni fa si è trasferito a Firenze provenendo da un paese dell’Est Europa. Sono proprio i lavoratori come lui quelli più esposti oggi ai rischi di contagio, giovani lavoratori a tempo determinato obbligati a lavorare, senza diminuzione dell’orario di lavoro. Ha accettato di lasciarci la sua testimonianza sotto anonimato. “Negli stessi giorni delle conferenze stampa …

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Rimettere la politica al centro della discussione

*di Alessandro Fiorucci (Segreteria Nazionale FGC).   Milano, 16 marzo 2020 «Un partito certo può mantenere lo stesso nome e cambiare fondamentalmente non solo la politica, ma la sua strategia e alcuni dei suoi principi fondamentali. Ma non si può pretendere che chi è diventato comunista perché il Partito aveva quegli altri principi segua e accetti tutta la nuova impostazione. Perché molti di noi, non saremmo forse stati comunisti, se il partito avesse avuto la politica fondamentale di oggi» (Pietro Secchia). — Il FGC è nato come organizzazione giovanile comunista indipendente. Ha stretto nel 2017 un patto d’azione con il PC …

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