di Antonio Martinetti La società in cui viviamo è attraversata da miriadi di contraddizioni, fra cui una delle più lampanti è l’incapacità – data la priorità di far profitto per i capitalisti – di rispondere adeguatamente alle emergenze del nostro tempo, ai problemi che minano la collettività umana e i suoi primari bisogni. L’emergenza climatica e l’attuale pandemia, ciascuna a suo modo, mettono a nudo queste contraddizioni. Nel suo report del 2014[1], il Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico costituito dall’ONU rendeva noto pubblicamente quanto il surriscaldamento globale stia causando danni ingenti alla natura e alla società umana e quanto, se …
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I ricercatori universitari e la precarietà davanti al coronavirus
di Francesco Cappelluti Alla pari di ogni altro settore delle attività umane, anche il mondo dell’università è stato profondamente toccato dalla pandemia del Covid-19. Molto si è discusso riguardo gli effetti che la malattia e soprattutto il conseguente lockdown hanno avuto sulle attività didattiche, con centinaia di migliaia di studenti costretti da un giorno all’altro a seguire le lezioni e fare esami esclusivamente per via telematica, con laboratori e tirocini didattici sospesi e nell’impossibilità di accedere alle biblioteche. L’aspetto della didattica a distanza è probabilmente quello più problematico: gli atenei, accentuando una tendenza che era già presente in precedenza, si …
Read More »L’aumento dei profitti dell’e-commerce al tempo del coronavirus
di Francesco Spedicato La pandemia provocata dal Covid-19, nel giro di poche settimane ha modificato radicalmente non solo le nostre abitudini ma anche la struttura economica dalla produzione alla distribuzione. Se da una parte il lockdown ha svuotato negozi e centri commerciali, dall’altra ha creato nuove opportunità colte immediatamente dai colossi dell’e-commerce che, negli ultimi mesi hanno visto aumentare esponenzialmente i propri profitti, accelerando una tendenza già in atto. L’e-commerce, ovvero il commercio elettronico, si esplica attraverso infrastrutture informatiche, piattaforme digitali, che fungono da intermediari tra domanda e offerta. Le formule adottate sono differenti a seconda delle priorità degli attori …
Read More »«Chiedono di mettersi nei panni dell’azienda, ma nessuno pensa a noi lavoratori» – Intervista a un operaio TAP
Dopo quasi due mesi dallo scoppio dell’emergenza sanitaria e dall’adozione delle prime misure di contenimento, le regioni cominciano a parlare di “fase 2” e di ripresa delle attività, dando seguito alle continue sollecitazioni della Confindustria per la riapertura. In barba ai piagnistei degli industriali, ci sono milioni di lavoratori che non si sono mai fermati, molti dei quali occupati in settori tutt’altro che essenziali. Abbiamo intervistato Luciano (nome di fantasia) operaio impiegato nel cantiere per la costruzione del gasdotto TAP in Salento, da anni nel mirino delle proteste contro le grandi opere in Puglia. Ciao Luciano. Come stanno proseguendo …
Read More »«Turni da 12 ore e nessun distanziamento, siamo ancora nel ricatto tra lavoro e salute». Intervista a operaio ex-ILVA di Taranto
L’emergenza sanitaria di questi giorni sta facendo emergere una realtà ben definita sui luoghi di lavoro. In moltissime situazioni i diritti dei lavoratori vengono infatti sistematicamente trascurati. Spesso non vi è alcuna garanzia delle misure sanitarie che dovrebbero tutelare la salute di migliaia di persone impegnate a lavorare. Abbiamo intervistato un operaio dell’ex Ilva di Taranto, oggi Mittal. È emersa una realtà sconcertante, inumana e non dignitosa, che tocca i lavoratori dell’industria siderurgica di Taranto. A rispondere alle nostre domande è Giorgio (nome di fantasia), un operaio di 44 anni addetto alla manutenzione degli impianti, che assume in forma anonima …
Read More »Smart working: come cambierà il lavoro dopo l’emergenza?
di Alessio Angelucci Nelle ultime settimane in Italia l’emergenza COVID 19 ha portato all’ordine del giorno decine di questioni, tra queste si è imposta nella vita di milioni di italiani quella dello smart working. Da molti viene presentato come il lavoro del futuro, per altri è semplicemente una soluzione temporanea per evitare i contagi, per altri ancora una condizione lavorativa difficile da sostenere a causa degli innumerevoli problemi che porta con sé. Una cosa è però interessante: questo mutamento nel sistema dei rapporti di lavoro non sarà temporaneo e relegato all’emergenza di questi mesi, di conseguenza siamo chiamati a una …
Read More »«Ancora oggi si lavora in postazioni condivise». La denuncia da un call center di Cagliari
Continuano, in tutta Italia, le segnalazioni dai luoghi di lavoro di situazioni anomale e precarie per la sicurezza dei lavoratori. Nonostante le restrizioni emerge che ancora molte aziende non attuano quelle che dovrebbero essere le procedure e i protocollo di sicurezza in ambito lavorativo necessari per contenere la sicurezza dei loro dipendenti. Persino regole banali e di buon senso come le dovute distanze di sicurezza sembrano non avere vera importanza per molte aziende rimaste aperte e che sorvolano su questo, limitandosi ad affiggere su porte e muri quelle che sembrano disposizioni in merito, ma in realtà sono tutt’altro. I divieti …
Read More »«Tornare alla normalità? Con turni di 10 ore era la normalità il problema». Intervista ad un giovane operaio
Senza Tregua continua a raccogliere informazioni ed interviste provenienti dal mondo del lavoro giovanile. Abbiamo intervistato un giovane operaio, Antonio, che lavora alla galvanica, nel settore chimico-industriale, in una azienda che ha continuato la produzione ininterrotta fino al decreto che ha bloccato, almeno in teoria, le attività non essenziali. Com’era la situazione prima dell’attuazione del DPCM dell’11 Marzo? Cosa è cambiato dopo? Si è dovuto attendere l’attuazione del decreto per rendersi conto che in una situazione di emergenza sanitaria non era la cosa migliore tenere 210 persone stipate in dei capannoni. Poco è cambiato, tuttavia, anche dopo l’attuazione del decreto. …
Read More »Il Governo prende in giro gli studenti: briciole per il diritto allo studio
di Simon Vial* Il Governo ha stanziato con il decreto “Cura Italia” 70 milioni di euro per l’acquisto di computer o cosiddetti “device” per gli studenti che non hanno accesso alle videolezioni, al fine di garantire il diritto allo studio. Il Ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha perfino lanciato l’hashtag #LaScuolaNonSiFerma per dare un messaggio al Paese e agli studenti: tutto funziona, ora anche chi non aveva accesso alla didattica a distanza può seguire le lezioni. Secondo il Ministero le piattaforme digitali funzionano così bene che in una recente nota hanno invitato gli insegnanti a procedere con le valutazioni online. Ma …
Read More »«Lavoriamo su autobus troppo pieni, proteggendoci a spese nostre». Intervista a un autista GTT
È ormai da qualche settimana che il Presidente del Consiglio, nel tentativo di arginare il contagio da Covid-19, ha deciso di mettere l’Italia in quarantena, invitando tutti i cittadini a “restare a casa”. Moltissimi lavoratori, nonostante la decisione di chiudere i servizi non essenziali, sono quotidianamente obbligati a spostarsi per raggiungere il proprio luogo di lavoro. È evidente, infatti, che in pochi possano lavorare da casa tramite smart-working. Tra coloro i quali sono obbligati ad uscire ci sono i lavoratori dei trasporti pubblici, in particolare quelli del TPL (trasporto pubblico locale), che non possono restare a casa poiché forniscono un servizio …
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