* di Federica Savino Negli anni settanta nei circoli giovanili, nelle sedi di partito, nelle radio popolari i suoi film venivano proiettati e discussi come dei veri e propri documentari d’inchiesta in cui si racconta l’Italia e la sua storia. Prima è il neorealismo di Rossellini, De Sica, Visconti che apre ad una concezione di fare cinema e di raccontare storie di vita in maniera diversa, in un’ottica sociale e di denuncia; dopo saranno le pellicole di Elio Petri e di Francesco Rosi in particolare, che il cinema assume una connotazione politica e d’inchiesta per raccontare le contraddizioni e le …
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