*di Ignazio Terrana «L’Italia è tra i paesi più avanzati con la più bassa incidenza di laureati sulla popolazione». Così esordisce un recente studio condotto da Bankitalia sull’università italiana, riguardante il forte calo delle immatricolazioni registrato negli ultimi anni nel nostro paese. Dallo studio sorge evidente che l’università non costituisce ormai da tempo, agli occhi delle famiglie italiane, un valido “investimento” da affrontare per il futuro dei propri figli: solamente il 43,3 percento dei ragazzi fra i 18 e i 20 anni si immatricola, con 2 punti percentuali in meno per il Mezzogiorno. I giovani italiani non vedono più nell’università …
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