I grandi industriali hanno un partito politico permanente? La risposta è negativa. Come scrisse Gramsci nei Quaderni dal Carcere: «I grandi industriali si servono volta a volta di tutti i partiti esistenti, ma non hanno un partito proprio. Essi non sono perciò “agnostici” o “apolitici” in qualsiasi modo: il loro interesse è un determinato equilibrio che ottengono appunto rafforzando coi loro mezzi, di volta in volta, questo o quello dei partiti del vario scacchiere politico (con eccezione, si intende, del solo partito antagonista, il cui rafforzamento non può essere aiutato neanche per tattica)». Nell’ambito del quadro europeo questa condizione si …
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