È pervenuta in questi giorni alla nostra redazione questa lettera da parte di un giovane lavoratore torinese che ha voluto condividere l’esperienza che lui e altri ragazzi vivono quotidianamente nel settore della ristorazione, che fa riflettere molto su come i giovani siano sempre più precari e massacrati dalla realtà lavorativa. Useremo un nome di fantasia per evitare possibili ritorsioni. Sono “Mario Rossi” e faccio il cameriere a San Salvario, una delle zone della movida torinese. Sono mesi che lavoro in un locale abbastanza noto della zona. Ho scritto questa lettera perché sento il bisogno di parlare di come noi giovani …
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Poletti sui giovani emigrati: «stanno bene dove sono andati». Lang (FGC): «Si dimetta, non sentiremo neanche la sua mancanza».
È di poco fa la notizia dell’ennesima uscita infelice di Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro del Governo Renzi e ora del nuovo Governo Gentiloni. Secondo Poletti, riporta l’Ansa: « Conosco gente che è andata via e che è bene che stia dove è andata, perché sicuramente questo Paese non soffrirà a non averli più fra i piedi. Bisogna correggere un’opinione secondo cui quelli che se ne vanno sono sempre i migliori. Se ne vanno 100 mila, ce ne sono 60 milioni qui, sarebbe a dire che i 100 mila bravi e intelligenti se ne sono andati e quelli che sono …
Read More »L’incubo dell’inattività fra i giovani “Neet” italiani
*di Ignazio Terrana «L’Italia è tra i paesi più avanzati con la più bassa incidenza di laureati sulla popolazione». Così esordisce un recente studio condotto da Bankitalia sull’università italiana, riguardante il forte calo delle immatricolazioni registrato negli ultimi anni nel nostro paese. Dallo studio sorge evidente che l’università non costituisce ormai da tempo, agli occhi delle famiglie italiane, un valido “investimento” da affrontare per il futuro dei propri figli: solamente il 43,3 percento dei ragazzi fra i 18 e i 20 anni si immatricola, con 2 punti percentuali in meno per il Mezzogiorno. I giovani italiani non vedono più nell’università …
Read More »«Investite in Italia, gli stipendi sono bassi», parola di Ministro.
«Un ingegnere in Italia guadagna mediamente in un anno 38.500 euro, mentre in altri Paesi lo stesso profilo ha una retribuzione media di 48.500 euro l’anno. I costi del lavoro in Italia sono ben al di sotto dei competitor come Francia e Germania. Inoltre, la crescita del costo del lavoro nell’ultimo triennio (2012-14) è la più bassa rispetto a quelle registrate nell’Eurozona (+1,2% contro +1,7).» Lo scrive nientemeno che il Ministero dello Sviluppo Economico in una brochure distribuita agli imprenditori internazionali e pubblicata sul sito Investitaly. I giornali si sono affrettati a definirla una “gaffe” da parte del Governo, ma …
Read More »Un figlio non si sfama con i voucher
* Federica Savino – Resp.Commissione Donne FGC Il Ministero della Salute ha proclamato per il 22 Settembre il “Fertility day”, che sarà celebrato in alcune piazze italiane (Roma, Padova, Bologna, Catania e altri comuni) come giornata nazionale all’interno del Piano Nazionale sulla Fertilità. Una iniziativa che, stando agli annunci del Governo, servirebbe a promuovere un incremento delle nascite. Come si possa confondere la fertilità (condizione biologica) con la natalità (dato demografico) non ci è ancora dato sapere… «La bellezza non ha età, la fertilità si» è uno degli slogan di questa campagna, lanciata dal Governo a colpi di locandine che …
Read More »Sinistra Italiana e “non siamo mica metalmeccanici”: un caso isolato o un dato genetico?
Sta suscitando molto scalpore in questi giorni l’affermazione del deputato di Sinistra Italiana, Arcangelo Sannicandro, che opponendosi alla riduzione dell’indennità dei parlamentari ha ritenuto opportuno sottolineare di non appartenere certo «all’ultima categoria dei metalmeccanici o dei lavoratori subordinati». Una affermazione strana, sottolineano tutti i giornali, quando proviene da una sinistra che dovrebbe difendere il lavoro e da un deputato addirittura definito “ex comunista”. In realtà chiunque segua le vicende che riguardano questo gruppo parlamentare e i recenti tentativi di costruire a partire da SI-SEL una nuova “cosa” di sinistra, sa benissimo che c’è ben poco di strano. Il fatto è …
Read More »Centri estivi, sfruttamento giovanile e mancanze dello Stato
Carlo è un ragazzo appena maggiorenne e la sua giornata ha inizio alle 6.30 del mattino. Nulla di strano se si alzasse dal letto d’inverno per andare a scuola e non per cominciare il turno di lavoro alle 7.30 in piena estate. Eppure la realtà è questa: arrivato sul posto di lavoro, si rimbocca le maniche e per dieci ore circa compie il suo dovere per guadagnare la misera paga che gli spetta, meno di due euro e cinquanta all’ora, ovviamente in nero. Una tragicommedia sembrerebbe, una presa in giro o, al massimo, il solito resoconto della giornata lavorativa di …
Read More »Se i padroni fanno ciò che vogliono
Pubblichiamo volentieri un’altra lettera proveniente, stavolta, dal figlio di una lavoratrice che testimonia tutte le angherie e le difficoltà che patisce la classe operaia di questo paese, ma non solo. Essa ci dimostra, per l’ennesima volta, come le classi sociali esistano ancora (con buona pace di tanti intellettuali e sinistroidi), che la lotta di classe non è mai terminata, e che purtroppo la sta vincendo la Borghesia. Di fronte allo strapotere e all’arroganza dei grandi monopoli, delle multinazionali e dei padroni (che non hanno altra bandiera che quella del “soldo”) dobbiamo impegnarci ancora di più per creare un sindacato di …
Read More »Come la crisi del capitalismo sta cancellando il futuro di un’intera generazione
*di Francesco Meschino Secondo l’ultimo rapporto annuale dell’Istat – cui faremo ampio riferimento in questa analisi – nel 2014 più di 6 giovani su 10 di età compresa tra i 18 e 34 anni vive ancora in casa dei genitori,il 62.5% del totale,in aumento rispetto agli anni precedenti. Vengono generalmente definiti “bamboccioni”. Un termine,questo,ormai divenuto canonico nel linguaggio mediatico e tuttavia assai spregiativo,che ci allontana dalla reale comprensione delle radici del fenomeno e che denota soltanto una vergognosa arroganza padronale. Insomma,affermare aprioristicamente che “i giovani d’oggi non hanno voglia di lavorare” o che “in Italia e nei paesi mediterranei i …
Read More »La Francia operaia e popolare sul piede di guerra contro la loi Travail
E’ approdato in Senato, il 14 giugno scorso, il testo della Loi Travail proseguendo l’iter parlamentare dopo il passaggio all’Assemblea Nazionale passato con un atto di forza del governo Hollande-Valls attraverso l’articolo 49.3 senza il voto dei deputati. Grandi manifestazioni si sono realizzate in diverse città del Paese, in particolare nella sua capitale Parigi, nel quadro del nuovo sciopero generale che ha raccolto l’energia accumulata dalla classe lavoratrice e la sua gioventù in 4 mesi di mobilitazione costante, con 9 manifestazioni, occupazioni, assemblee, blocchi, insubordinazioni, scioperi selvaggi, di settore e generali. Secondo diversi sondaggi la maggioranza dei francesi si dichiara …
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