di Sebastian Pelli Alle 16:37 del 12 dicembre 1969 un’esplosione nella Banca Nazionale dell’Agricoltura, a pochi passi dal Duomo, semina il panico nella città di Milano. I morti sono 14, di cui altri tre moriranno poi in ospedale, per un totale di 17. I feriti sono 88. Alcuni ipotizzano lo scoppio di una caldaia, altri una rapina finita male. Ma queste ipotesi sono presto smentite: nell’arco di un’ora viene trovata un’altra bomba, sempre a Milano, in Piazza della Scala. Anche questa è posta in una banca, nella sede centrale della Banca Commerciale Italiana. Quello stesso pomeriggio, a Roma, scoppiano tre …
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In memoria dei fratelli Cervi, una riflessione per il nostro tempo
*di Emanuele Cotti e Sebastian Pelli (FGC – Reggio Emilia) 28 dicembre 1943. Settantaquattro anni fa i sette fratelli Cervi (Gelindo, Antenore, Ferdinando, Aldo, Agostino, Ettore ed Ovidio) furono fucilati a Reggio Emilia, assieme a Quarto Camurri, da un plotone d’esecuzione fascista. Antifascisti convinti, i Cervi fecero della loro dimora un vero e proprio rifugio politico: ribelli provenienti da tutto il mondo, che combatterono l’invasione nazifascista, furono accolti presso la loro casa. I repubblichini, invece, ci videro il loro primo nemico organizzato, non solo per il pieno supporto alla resistenza armata, ma anche per la grande autonomia intellettuale: nel 1934 …
Read More »La strada della montagna che ha ancora molto da insegnare
Lasciato passare qualche tempo dai fatti che hanno coinvolto il partigiano Enrico Angelini, protagonista di un gesto piccolo ma esemplare, di grande impatto mediatico, abbiamo avuto l’opportunità di parlare con lui. Che il suo esempio e la sua forza di volontà siano d’esempio alle nuove generazioni, alla gioventù comunista, che combatta ora e sempre l’ingiustizia e lo sfruttamento senza tregua. * di Giulia Paltrinieri Nella notte tra il 2 e il 3 febbraio del 1944, alcuni giovani partigiani furono catturati dai nazisti su quelle montagne umbre, tra Foligno e Trevi. Avevano poco più di vent’anni e combattevano con le Brigate …
Read More »LE MARCHE E LA RESISTENZA
*di Alessandro Girolomini e ** Francesco Boria Pensate che non sono morto, ma sono vivo, vivo nel mondo della verità. (Mario Batà, lettera ai genitori prima della fucilazione) Il regime fascista volge al tramonto, la guerra in città e nel mondo continua, le truppe naziste procedono all’occupazione dei territori italiani. Prefetti e questori della regione intercettano con relativo ritardo la depressione dello spirito pubblico e il senso di stanchezza per la durata del conflitto. Le autorità, cosiddette ”badogliane”, impegnate nel mantenimento dell’ordine e della stabilità cittadina e nella mai interrotta attività di contrasto e censura dei partiti politici …
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