di Lorenzo Vagni Il 12 giugno è nella Federazione Russa un giorno di festa nazionale, denominato Giornata della Russia (Den’ Rossii), a volte chiamato impropriamente Giorno dell’Indipendenza (Den’ nezavisimosti). In questa data vengono effettuati annualmente festeggiamenti, concerti, spettacoli pirotecnici, parate militari, rievocazioni storiche, celebrazioni religiose, e vengono consegnati premi e riconoscimenti a personaggi che si siano distinti nei vari campi delle arti, della scienza e dello sport. Verrebbe da chiedersi a quale particolare ricorrenza si riferisca una festa nazionale di così grande importanza. La Giornata della Russia commemora la data del 12 giugno 1990, giorno in cui il Congresso dei Deputati del Popolo della …
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UNA PANORAMICA SULLA MACEDONIA
* di Edoardo Genovese Quando si parla dei Balcani si ha difficoltà a raccontare di momenti di calma, pace e tranquillità. Ultimamente, quando si parla della Repubblica di Macedonia, si fa fatica a trovare un periodo più o meno lungo dove il Paese non viene attraversato da qualche sporadico conflitto interetnico o qualche scandalo politico. Se già la situazione era complicata da un punto di vista economico, essendo il Paese che più ha subito i colpi della secessione jugoslava, con un PIL pro capite pari a 4870$[1], sul piano politico e sociale le prospettive non sono sicuramente rosee. La crisi …
Read More »Il presidente oligarca: naturale risultato di Euromaidan
* Traduzione a cura della redazione di Senza Tregua Comunicato di Union Borotba (Lotta) sulle “elezioni di sangue” in Ucraina Le cosiddette elezioni, tenute dalla giunta Kiev il 25 Maggio, non si possono considerare giuste o legittime. Le elezioni tenute nel bel mezzo della guerra civile nella parte orientale del paese e del terrore neonazista nel Sud e Centro, non sono state libere. Lo stesso corso della campagna elettorale è stato senza precedenti con ogni immaginabile violazione delle norme democratiche. I candidati presidenziali sono stati picchiati e non è stata permessa la campagna. Diversi candidati si sono ritirati per protesta …
Read More »Il caso Crimea e i separatismi: la questione nazionale nel terzo millennio
* di Daniele Bergamini La situazione creatasi in Ucraina dopo il golpe orchestrato dalle destre nazionaliste e sciovinistiche, legate a doppio filo con i circoli imperialisti di Washington e Bruxelles, ha di fatto gettato l’Ucraina in un caos simile a quello jugoslavo: il nuovo esecutivo ha chiesto un prestito di 15 miliardi di euro per avviare le riforme chieste dal Fondo Monetario Internazionale, è stato abolito il russo come lingua ufficiale (parlato dal 40, 45% della popolazione) ed è stata avviata una penetrazione di capitali esteri in funzione anti russa, facendo dell’ucraina un nuovo paese subalterno nella catena finanziaria occidentale. …
Read More »La rivolta popolare in Bosnia non gradita all’Unione Europea
Di Salvatore Vicario Mercoledì 5 Febbraio, la Bosnia si è sollevata. Vent’anni dopo la guerra fratricida e le bombe della NATO, che hanno disgregato la Jugoslavia, il paese sta vivendo una rivolta senza precedenti. Le mobilitazioni iniziate dagli operai licenziati nella città industriale di Tuzla si sono diffuse nel resto del paese, coinvolgendo circa 30 città, in particolare le città di Zenica, Banja Luca, Mostar e Sarajevo, dove la sede del governo è stata data alle fiamme venerdì. La rabbia della classe lavoratrice e dei settori popolari è grande per un paese che ha perso 600.000 persone dal giorno dell’indipendenza …
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