*di Giuseppe Raiola -SGB Sindacato Generale di Base In questi giorni è circolata su Facebook (come potete vedere in fondo all’articolo,ndr), tra vari post sulle lotte in Francia, un selfie di Renzi, di qualche anno fa, con alcuni operai FCA (ex FIAT) ed è subito stato usato per rilanciare il solito refrain secondo cui in Francia si fanno le lotte solo perché la classe operaia è più avanzata, combattiva, mentre gli italiani sono diventati tutti “cadaveri” o comunque persone incapaci di reagire a tutto quello che fa il Governo. Come se 10 persone fossero rappresentative di un’intera classe sociale. Secondo …
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Jobs Act e dintorni: i numeri smascherano Renzi
*di Graziano Gullotta e Francesco Meschino L’euforia che ha drogato negli scorsi mesi l’apparato comunicativo del governo Renzi sembra scemare sempre più davanti alla “testa dura” dei fatti e delle realtà statistiche e oggettive. L’ultimo rapporto Istat con i dati aggiornati al mese di febbraio 2016, mette nero su bianco il carattere antiproletario e contro il lavoro delle iniziative di questo governo targato PD tutte a favore della classe padronale, in linea d’altronde con i governi di centrodestra e centrosinistra degli ultimi cinque lustri. Il meccanismo di incentivi alle assunzioni attraverso la decontribuzione totale (della durata di tre anni) per …
Read More »Generazione Millennial: un’arma ideologica contro i giovani lavoratori
di Carlo Tommolillo Pochi giorni fa (il 9 ottobre), il Censis ha presentato a Milano una ricerca realizzata per il Padiglione Italia di Expo 2015 intitolata «Vita da Millennials: web, new media, startup e molto altro. Nuovi soggetti della ripresa italiana alla prova». Oggetto dell’indagine sono i giovani italiani di età compresa tra i 18 e i 35 anni, i cosiddetti Millennials appunto. A questa ricerca è stato dato grande risalto, e molti dei principali giornali e agenzie di stampa nazionali hanno diffuso i risultati, a loro dire, incoraggianti di questo studio. Ma cosa sono i Millennials? Con i termini …
Read More »Aumenta il tempo indeterminato, ma con il Jobs Act è diventato precario.
Nei giorni precedenti sono state diffuse le stime del ministero del lavoro sui dati occupazionali del mese di aprile. Secondo le stime del ministero nel mese scorso il numero dei contratti di lavoro sarebbe aumentato di 210 mila unità. Un dato pressoché analogo a quello dell’aprile 2014, ma con la differenza – ritenuta sostanziale dal governo – dell’incremento di 48.000 posti di lavoro a tempo indeterminato. Un aumento complessivo di 125.000 contratti a tempo indeterminato nei primi mesi del 2015, con la parallela diminuzione dei contratti di apprendistato e delle varie forme di collaborazione, mentre restano stabili i contratti a …
Read More »Perché il Jobs Act è contro i lavoratori e i giovani. (parte 1)
Di Jobs Act si sente parlare da mesi, eppure capire di cosa si tratta non è semplicissimo. Cercheremo di farlo nel modo più semplice possibile trattando una materia estremamente complessa, per consentire a tutti di comprendere i passaggi del governo e le nostre critiche alla proposta approvata in questi giorni. Innanzitutto con il termine Jobs Act si intendono una serie di interventi legislativi da parte del governo con lo strumento di decreti leggi e decreti legislativi. Nel nostro ordinamento, accanto alla legge “tradizionale”, approvata dal Parlamento sono previsti dei modelli di legge in cui è il governo ad esercitare la …
Read More »Renzi, l’articolo 18 e le prospettive politiche di lotta.
redazione Il governo Renzi intende proseguire sulla strada dell’abolizione completa dell’articolo 18. Prima di lui ci aveva provato il governo Berlusconi, dieci anni fa, sollevando l’opposizione della CGIL e dei sindacati di base che si opposero fino a far desistere il governo. Molto meno energica l’opposizione al tempo del governo tecnico di Mondi durante il quale il ministro Fornero riuscì nell’intento di ridimensionare fortemente la portata dell’articolo 18, senza grande opposizione da parte dei sindacati concertativi. Quello che oggi il governo Renzi si appresta a varare è un provvedimento che cancella l’obbligo di reintegro sul posto di lavoro dei lavoratori …
Read More »Conflitto generazionale o lotta di classe?
Alessandro Fiorucci Di fronte alla crisi strutturale del capitalismo, sono state formulate numerose ed “originali” interpretazioni, tese a fornire una “spiegazione” dei problemi attuali e ad indicare anche una soluzione. Fra di esse lo “scontro fra generazioni” ha via via assunto un ruolo di primo piano all’interno dei dibattiti sulla realtà economico-sociale italiana. Questa ipotesi è legata in modo particolare al mondo del lavoro ed al fenomeno della disoccupazione giovanile. Il tasso di disoccupazione fra i giovani (ovvero individui dai 15 ai 24 anni) è in costante crescita, sfiora il 44% (dati ISTAT agosto 2014), e raggiunge cifre esorbitanti nell’Italia …
Read More »“Decreto Lavoro” firmato Renzi, l’ultimo atto di un copione ventennale.
Di Andrea Merialdo Con l’approvazione della riforma del lavoro targata governo Renzi si chiude un copione durato quasi 20 anni. Iniziò tutto nel 1997 con il “Pacchetto Treu”, votato dalla maggioranza di Centro-Sinistra: questa legge rese legale il lavoro interinale ed istituì a livello legislativo il rapporto di tirocinio. Fu il primo tassello che spalancò in Italia le porte al precariato giovanile (e non solo). Nel febbraio 2003 viene approvata la “Legge 30”, proposta dal governo Berlusconi: qui la situazione peggiora ulteriormente, in particolare vengono creati i Contratti a Progetto, contratti ufficialmente di collaborazione, ma in realtà subordinati, in cui …
Read More »Tirocini: quando lo sfruttamento diventa “formazione”
Di Andrea Merialdo La Liguria dalla fine degli anni ’70 è stata una delle regioni più colpite dalla disoccupazione giovanile. Questo è dovuto a numerosi fattori. Primo fra tutti, la classe padronale ha spinto particolarmente, finito il periodo della grande industria delle partecipazioni statali, per una deindustrializzazione ed un passaggio ad una economia turistica. Il passaggio ad una preponderanza del settore turistico non ha avuto il successo promesso, mentre l’industria ligure, invece, ha mantenuto solo qualche grosso polo, come Ilva e Fincantieri, mentre tendenzialmente il resto delle industrie sono medio-piccole. Il risultato è oggi sotto gli occhi di tutti: la …
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