*di Paolo Spena Tantissimi giovani, in Italia e in tutto il mondo, hanno nella propria camera un poster di Fidel Castro. Basterebbe questo per affermare che oggi non scompare solo un grande rivoluzionario, un grande combattente nella lotta per la liberazione dell’uomo e dei popoli dallo sfruttamento e dall’oppressione, ma anche e soprattutto un grande esempio per le nuove generazioni che oggi si affacciano alla lotta per un futuro migliore. «Condannatemi pure, la storia mi assolverà», rispose Fidel al tribunale del regime di Batista che lo processava nel 1953. Oggi Cuba, nonostante le difficoltà seguite alla scomparsa dell’Unione Sovietica e …
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La “cultura fisica” e il diritto allo sport nel socialismo.
*di Gilberto Fialà La storia del socialismo reale non è fatta solamente di cambiamenti radicali in ambito economico, politico e sociale, ma include al contrario un vero e proprio ribaltamento nella concezione dell’essere umano, della sua cultura, della sua istruzione, delle sue relazioni interpersonali. Istruzione e cultura, infatti, nei paesi socialisti non solo diventano priorità per gli investimenti, ma progrediscono qualitativamente rispetto all’istruzione e alla cultura nei paesi capitalistici. Questo cambiamento avviene in ogni ambito possibile. I paesi socialisti hanno sempre raggiunto grandi risultati in ambito sportivo, ma spesso anche chi riconosce questo sorvola sul profondo legame fra i meriti …
Read More »Il lascito di Margot Honecker alle nuove generazioni di comunisti
* di Paolo Spena È giunta ieri sera la notizia della morte a Santiago del Cile di Margot Honecker, moglie di Erich Honecker, leader della Repubblica Democratica Tedesca dal 1971 al 1989. Soprannominata “il drago viola” per via del colore con cui si tingeva i capelli (“la strega viola” era invece la versione occidentale), ebbe un ruolo di primo piano nella costruzione della società socialista in Germania, diventando Ministro dell’Educazione (a scanso di equivoci, diversi anni prima che il marito venisse eletto segretario generale del Partito Socialista Unificato Tedesco). Non fu mai una “first lady” per come potremmo intendere questo …
Read More »L’esempio e l’attualità di Jurij Gagarin a 48 anni dalla sua scomparsa
* di Partizan Kom “Subito dopo compresi l’enorme responsabilità che pesava su di me. Essere il primo a compiere il sogno di molte generazioni di uomini, ad aprire all’umanità la via del cosmo. C’è oggi un compito più complesso di questo? E’ una responsabilità assunta non davanti a una sola persona, davanti a qualche decina di uomini o davanti a un collettivo. E’ una responsabilità assunta davanti a tutto il popolo sovietico, davanti all’umanità, al suo presente e al suo avvenire. E se sono fermamente deciso a compiere questo volo è perché sono comunista, perché alle mie spalle ho una …
Read More »Uniti e organizzati per un futuro socialista
Cari compagni, prima di tutto i miei ringraziamenti per la vostra presenza a Roma. Vi porto il saluto del Comitato Centrale del FGC e di tutta la nostra organizzazione. Tutti i nostri compagni sono orgogliosi di ospitare, per la prima in Italia, un così importante incontro. Abbiamo grandi aspettative per questo MECYO nella direzione di aumentare la nostra cooperazione, lo scambio di analisi, le nostre attività comuni. Fin dalla fondazione della nostra organizzazione abbiamo individuato nello sviluppo di relazioni internazionali con le gioventù comuniste, in particolare europee, uno dei punti più importanti per la nostra attività in Italia. Noi crediamo …
Read More »Il ruolo della scienza nella società socialista
*di Partizan Kom “Non credo che la scienza possa proporsi altro scopo che quello di alleviare la fatica dell’esistenza umana. Se gli uomini di scienza non reagiscono all’intimidazione dei potenti egoisti e si limitano ad accumulare sapere per sapere, la scienza può rimanere fiaccata per sempre, ed ogni nuova macchina non sarà che fonte di nuovi triboli per l’uomo. E, quando, coll’andar del tempo, avrete scoperto tutto lo scopribile, il vostro progresso non sarà che un progressivo allontanamento dall’umanità.” (B. Brecht) La recente notizia delle fruttuose rilevazioni sulle onde gravitazionali, matematicamente già considerate una logica e certa presenza nella realtà …
Read More »Jack London e l’ideale che non muore
*di Federico Bongiovì “Siamo l’inevitabile. Siamo il culmine dell’errore industriale e sociale. Ci rivoltiamo contro la società che ci ha creato.” Il Tallone di Ferro, edito per la prima volta nel 1908 negli Stati Uniti d’America, è frutto del genio dello scrittore Jack London, fra i più conosciuti e importanti esponenti della letteratura nordamericana. In esso egli descrive un probabile prossimo futuro per gli U.S.A. di inizio novecento, nel quale una ristretta oligarchia borghese comanda dispoticamente il proletariato statunitense “schiacciandolo sotto il proprio tallone di ferro”, ma non riesce a sconfiggere i rivoluzionari, mossi dal desiderio della nascita del Socialismo. …
Read More »Cuba si racconta: le riforme economiche e i rapporti con gli USA.
Jamila Pita è stata per alcuni anni consigliera politica dell’ambasciata di Cuba in Italia, e senza dubbio molti tra i compagni più grandi la ricorderanno per questo suo incarico. Oggi è un’alta funzionaria del Partito Comunista di Cuba, e in questa veste in questi giorni è in Italia per una serie di incontri politici e diplomatici per conto del partito e del governo cubano. Pochi giorni fa in un’assemblea a Roma organizzata dal Partito Comunista ci è stato possibile assistere al suo intervento e al dibattito che ne è scaturito. Un incontro interessante per chiarire la situazione di Cuba oggi, …
Read More »5 cose da sapere sul Muro di Berlino.
Lo scorso 10 novembre si sono compiuti i 25 anni della caduta del Muro di Berlino e tanto la Germania di Angela Merkel, quanto il resto dell’Occidente hanno celebrato questo avvenimento in grande stile. Questo muro chiamato “Muro di Protezione Antifascista” nella DDR e “Muro della Vergogna” nella Repubblica Federale Tedesca, fu uno degli elementi più importanti e significativi della Guerra Fredda tra Stati Uniti e la scomparsa Unione Sovietica. Il Muro era alto 3,6 m e lungo 155km. Esso divise la città di Berlino per 28 anni (dal 1961 al 1989) e la sua caduta rappresentò la fine della …
Read More »A 25 anni dalla caduta del Muro di Berlino
* di Edoardo Genovese Secondo un’indagine governativa, effettuata da Emnid -Institut, il 49% degli intervistati che vivono in Germania orientale rispondeva che la Repubblica Democratica Tedesca aveva «più lati positivi che negativi»1 e, un altro 8% asseriva che si vivesse «più felici che nella Germania unificata»2. Ostalgie, così denominata, è un sentimento che ancora si sente aleggiare tra la Germania orientale. Dalla fine della guerra alle “due Germanie” Sorta dalle ceneri della Seconda Guerra Mondiale, la Germania fu divisa in quattro zone di occupazione da parte delle potenze vincitrici ossia la Francia, la Gran Bretagna, gli Stati Uniti e l’Unione …
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